Mercato San Severino: campo scuola coi frati francescani

 Anna Maria Noia

È nell’ambito della tematica relativa ai festeggiamenti per l’anno paolino, indetto in onore dell’evangelizzatore evangelizzato (sulla via di Damasco), e quindi “sulle orme” di uno dei più grandi santi della cristianità il campo scuola estivo organizzato – per la terza edizione in questi ultimi tre anni – dall’alacre, operosa, attiva e esemplare comunità che si stringe attorno al convento di S. Antonio in quel di Mercato S. Severino.Circa 180 ragazzi, di diverse fasce di età prima dell’adolescenza (dai 6 ai 14 anni), si sono entusiasticamente iscritti a tale interessante, valida, propositiva iniziativa, organizzata grazie all’impegno dei catechisti, degli appartenenti alla Gioventù Francescana (Gifra), dei volontari Caritas e/o altri parrocchiani e altre differenti persone – anche non appartenenti alla parrocchia stessa – che comunque “attorniano” (in senso buono) i Francescani, guidati da padre Giuseppe Castronuovo, il parroco, e dal guardiano padre Tommaso Losenno, nonché da padre Rocco Ferrara.“Le lettere perdute di S. Paolo” sono l’oggetto, l’argomento del campo, che si terrà per una settimana a partire da lunedì 3 agosto per concludersi il 9, dalla mattina alle 8.30 (quando vi sarà l’accoglienza e l’assegnazione a un gruppo di coetanei dei bambini e dei giovani) fino al tardo pomeriggio, dopo aver condiviso anche momenti conviviali al convento: il pranzo e la merenda pomeridiana insieme ai volontari – giovani e meno – che si vivrà grazie all’entusiastica ed entusiasmante adesione e disponibilità di “cuochi” e “cuoche”, rappresentati dai fedeli che gravitano attorno al convento nonché dai responsabili, che così chiuderanno il cerchio su questa bella e – per noi – significativa esperienza, tutta da vivere.I bambini e i giovanetti saranno coinvolti in varie, diverse e divertenti attività ludiche dal sapore religioso ma non soltanto, con canti, recital su S. Paolo, giochi, balli, bans (canzoni mimate) e tante altre novità per la loro adrenalina.“Siamo molto soddisfatti per essere riusciti a organizzare anche per questa edizione l’idea sicuramente meritoria e propositiva, costruttiva del campo scuola – dichiarano i responsabili dell’iniziativa, tra cui “spiccano” Antonio De Maio, “l’avvocato”; i fratelli Iannone: Salvatore e Felice; Michelina Guariniello, Mirella Montefusco e altri ancora (sotto la supervisione di padre Giuseppe).È sicuramente un modo sano e bello per riscoprire la realtà della Chiesa, istituzione importante della società dopo famiglia e scuola, che non deve chiudersi in sé stessa, in una “turris eburnea”, bensì allargarsi a tutti, credenti e non credenti, in modo da essere cellula fondante del messaggio di Cristo, soprattutto verso le nuove generazioni, confuse spesso da falsi profeti come la droga, alcuni cantanti (satanisti e non) e dall’effimero e facile piacere di paradisi artificiali, in cui esistere come in un guscio protettivo.Gli scorsi anni il tema del campo estivo organizzato dalla parrocchia di S. Antonio verteva sul film (e sul libro) “Le cronache di Narnia”, con l’armadio in cui i protagonisti entrano per penetrare nel magico mondo fantasy a simboleggiare la trasformazione del Cristo, il passaggio da una dimensione (del peccato) all’altra (la grazia), la conversione, l’essere creatura nuova (rinnovata) in un mondo nuovo.