Mercato San Severino:ad un anno dalla scomparsa di don Alfonso Santaniello

 Anna Maria Noia

A giorni si insedierà, presso la parrocchia di S. Michele Arcangelo della frazione sanseverinese di Acquarola, don Francesco Sessa, il nuovo parroco successore del compianto don Alfonso Santaniello, morto lo scorso anno il 18 di luglio a causa di un’emorragia cerebrale e dopo due settimane tra la vita e la morte.Originario di Bracigliano, dove da alcuni mesi nella sua cappella di famiglia è esposto una sua effigie, il defunto sacerdote festeggiò nell’ottobre 2007 i suoi 50 anni di ordinazione, che avvenne per mano del vescovo Demetrio Moscato.Il presule gli affidò la parrocchia di Acquarola, una realtà “difficile” con fedeli chiusi, esigenti. Da questa “popolazione” però il Nostro, con savoir faire e pazienza, è riuscito a farsi amare.Era devoto della Madonna delle Grazie venerata nella chiesetta acquarolese, e proprio la “sua” Madonna lo ha salvato da un tumore alla gola: dovendosi operare in America, dove vivono alcuni fratelli (Livio, Mario e Giovanni) – tra i sette di cui una sola sorella residente nel capoluogo – sognò per l’appunto S. Maria delle Grazie, che gli consigliò di giocare dei numeri al lotto; fatto ciò il sacerdote vinse l’importo esatto del costo dell’operazione che avrebbe dovuto sostenere, e per di più l’intervento andò bene ed egli si salvò.Per tale motivo è sempre tornato nei luoghi della presenza mariana, come Lourdes e Fatima, ringraziando la Vergine in pellegrinaggi ben organizzati e interessanti anche dal punto di vista culturale.Don Alfonso, assistito dalla perpetua polacca Lucia, si sentì male nella mattinata di venerdì 4 luglio 2008, mentre si tagliava la barba.Un’emorragia cerebrale la diagnosi, e da quel giorno l’anziano prete – aveva 78 anni – sebbene soccorso all’istante e immediatamente operato al cervello è rimasto in condizioni critiche in sala di rianimazione all’ospedale di Nocera prima di tornare alla Casa del Padre.Era talmente benvoluto don Alfonso Santaniello che le sue esequie si sono tenute sia nella frazione Acquarola, di cui era pastore, sia a Bracigliano, in data 19 luglio 2008.Il funerale di don Alfonso è stato un qualcosa di spettacolare, un evento sontuoso con botti, palloncini rossi e bianchi che volavano al cielo con il suo volto stampato sopra e che poi – al crepuscolo – sono miracolosamente ridiscesi dinanzi alla chiesa di S. Michele ad Acquarola.Tante le autorità intervenute nel luglio 2008 per l’ultimo saluto a don Santaniello, molti sacerdoti che hanno voluto omaggiarlo. Tra costoro: padre Antonio Danise da Salerno, che ha anche “accompagnato” don Alfonso di ritorno dall’ospedale; padre Salvatore Brugnano, redentorista; don Antonio Sorrentino, parroco della frazione S. Angelo e altri.Intervenuti anche esponenti politici come Rocco D’Auria, ex sindaco di Mercato S. Severino; Giovanni Romano, neosindaco e già vicesindaco; Carmine Ansatone, Enzo Farace,  Mauro Iannone, nell’ambito di tutti gli schieramenti.La celebrazione è stata presieduta tramite un intenso pontificale dal vescovo Gerardo Pierro, che non ha voluto mancare all’ultimo “appuntamento” con il suo amico e compagno di studi al seminario.Egli ha ricordato, in un’omelia breve, concisa ma puntuale, la fulgida figura del sacerdote scomparso.Pierro ha ricordato la storia di don Santaniello, descrivendolo come “una persona semplice”, che “credeva in ciò che operava”.Dopo i funerali i parrocchiani acquarolesi si sono stretti attorno ai familiari e hanno voluto condividere il loro dolore con discrezione ma anche con la “pompa” che si addiceva proprio al comunque umile don Santaniello.