Emissione Btp a 15 anni un buon investimento

Sergio Barletta
Il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha comunicato in data 7 luglio u.s., l’emissione della prima tranche del nuovo BTP a 15 anni 1º marzo 2009 – 1º marzo 2025, cedola annua del 5,00%, pagata in due rate semestrali. Il regolamento dell’operazione è fissato per il 15 luglio p.v. L’importo emesso è stato pari 5,5 miliardi di euro. Il titolo è stato collocato al prezzo di 99,014, corrispondente ad un rendimento annuo lordo all’emissione del 5,155%.Il collocamento è stato effettuato mediante sindacato, costituito da cinque Lead Manager: Citigroup Global Markets Ltd., HSBC France, Morgan Stanley & Co. Int. PLC, Monte dei Paschi di Siena Capital Services Banca per le Imprese S.p.A., Société Générale Inv. Banking. I restanti Specialisti in titoli di Stato sono stati invitati in qualità di Co-Lead Manager. Hanno partecipato all’operazione quasi 150 investitori per una domanda complessiva pari a circa 8 miliardi di euro. Le banche si sono aggiudicate circa il 40% dell’emissione complessiva, le assicurazioni e i fondi pensione ne hanno sottoscritto circa il 23%. I fondi d’investimento hanno sottoscritto circa il 20%, mentre le banche centrali si sono aggiudicate oltre il 6%. La quota allocata agli hedge funds è stata di poco superiore al 9%. Oltre alla partecipazione degli investitori italiani, pari a circa al 26%, il collocamento del titolo ha visto una larga adesione di investitori non residenti, sia europei che extraeuropei, con una distribuzione geografica molto diversificata. Degne di nota sono state le quote sottoscritte da investitori residenti in Francia (oltre il 25%) e Gran Bretagna e Irlanda (23%), mentre anche da altri paesi europei si è registrata una buona partecipazione, con il 9,5% di Germania e Austria, il 6,5% della Scandinavia e oltre il 4% del Benelux. Non è mancata anche la presenza di investitori residenti in Asia e negli USA.  Ritengo che questo titolo rappresenti un buon investimento per i risparmiatori italiani e la dimostrazione di ciò è data anche dalla  richiesta  da parte di investitori stranieri ed anche che la ritenuta fiscale su tali titoli è del 12,5% contro il 27% dei libretti di risparmio postali.