Dopo il “cavalluccio”, tutto il resto

 

Maurizio Grillo

Volendo fare uno sforzo di memoria, nella storia della Salernitana di presidenti che abbiano mantenuto tutte le promesse fatte, ne ricordiamo pochissimi, se non addirittura nessuno. Lombardi aveva promesso di riportare la Salernitana in pochissimo tempo in serie B e l’ha fatto, aveva promesso di riportare il tanto amato “cavalluccio” sulle gloriose maglie granata e l’ha fatto, insomma queste sono le ultime cose fatte in ordine di tempo, ora gli rimane solo di rifondare la società e dare ancora un futuro al calcio salernitano. La situazione, come tutti ben sanno, non è delle migliori, la querelle con il sindaco De Luca ha acuito il desiderio di Murolo di mollare tutto, lasciando il presidente da solo a trovare un degno sostituto ed a portare a termine le scadenze, che da qui al 6 luglio, sono cosi incalzanti che il tempo sembra tiranno già a priori. Volendo tralasciare per una volta tanto gli adempimenti societari, CO.VI:SOC., ricapitalizzazione, liberatorie di pagamento di calciatori, irpef e chi più ne ha ne metta, vogliamo puntare la nostra attenzione su quegli aspetti prettamente tecnici, che non possono essere ancora procrastinati nel tempo. In primis verrebbe la scelta dell’allenatore, il cardine della nascitura squadra, ma bisogna risolvere anche il problema del direttore sportivo, mai come in questo periodo indispensabile per i movimenti in entrata e in uscita di ogni club. Se per Brini vi è più di una promessa da parte del massimo dirigente, per il sostituto di Fabiani vi è un po’ di incertezza, anche se da più parti si vuole avvicinare sempre di più il nome del giovane Acri ai colori granata. Si tratterebbe di una scelta coraggiosa da parte della dirigenza granata e di Lombardi in particolare, non fosse altro per la giovane età dell’operatore di mercato e la sua non grande esperienza nel settore, avendo lavorato come consulente esterno con Roma, Lazio, Palermo, Frosinone e Giugliano, mentre come DS con Acireale, Viterbese, Teramo e Ternana. Insomma, queste ultime piazze non esigenti come quella salernitana, ragion per cui si tratterebbe veramente di una scommessa. C’è da risolvere la situazione comproprietà entro il 26 giugno, altrimenti si arriverebbe all’apertura delle buste per il 30. In pratica tra i vari Siniscalchi, Di Napoli, Bardeggia Lucano e Scarpa, solo quest’ultimo potrebbe essere oggetto di desiderio di Lombardi, anche se con la Paganese si rischia di andare alle buste, non avendo trovato, le due società, un accordo di transazione. In sospeso anche la posizione di Ganci che piace molto al massimo dirigente granata che potrebbe intavolare un discorso serio con il Cittadella, proprietario del cartellino del calciatore. Di sicuro o quasi, perché nel calcio non esiste nessuna certezza, dovrebbero essere confermati i vari Fusco, Kyriazis, Soligo e qualche altro “senatore”, per il resto si dovrebbe avere un repulisti generale, ma come detto siamo nel campo delle ipotesi, quello che è certo è che Lombardi dovrà fare ancora un ennesimo miracolo, con la speranza che non sia ancora e sempre lasciato da solo.

 

 

Un pensiero su “Dopo il “cavalluccio”, tutto il resto

  1. per una promessa ,non si possono buttare 300mila euro.molti tifosi sono infasati,non oso pensare se questo famoso acquisto non ci fosse stato,cosa sarebbe successo.MOLTO ELOQUENTE LA FACCIA EL PRESIDENTE ALL’USCITA DALL’ASTA

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