Il Futuro figlio del presente

 Giovanna Rezzoagli

“C’è bisogno di educatori che siano essi stessi educati, spiriti superiori, aristocratici, comprovati a ogni istante, comprovati dalla parola e dal silenzio, culture divenute mature, dolci – non dei tangheri addottrinati che il liceo e l’università offrono oggi alla gioventù come fossero “balie di grado superiore.” Friedrich Nietzsche.L’anno scolastico sta per terminare tra mille polemiche, ma con una certezza: i nostri studenti sono tra i peggior preparati d’Europa. Il bullismo dilaga, le aggressioni aumentano, le contestazioni pure. Poi esistono le minoranze, giovani che studiano, si applicano a livelli altissimi, conseguendo risultati cui molti neo-leaureati neanche si sognano (!). Sono i devianti di oggi, quelli che non amano il grande fratello, quelli che escono ancora con mamma e papà, non si drogano e non fumano. I diversi di domani. Incompresi a scuola, giudicati  magari troppo riservati dai docenti (che ovviamente ignorano la nozione di fobia sociale), se va bene “strani” dai compagni. Sono i secchioni, quelli che, nel diffuso pregiudizio, studiano sempre, sono smunti e pallidi. In genere sono figli di genitori che sono stati, a loro volta, secchioni strani. Nietzsche era alla sua epoca un personaggio particolare, soffriva molto, pensava e pensava e produceva nuovi pensieri. Una delle sue più celebri frasi recita “Diventa ciò che sei”. Il male della nostra società è che nessuno diventa ciò che è, semplicemente perché tanti vorrebbero diventare ciò che non sono, perché tanti non si porranno mai la domanda fatidica :”Ma io chi sono?”. E allora, che fare? Ascoltare, ascoltare e ascoltare. Insegnare a volersi bene per come siamo.Gli insegnanti hanno il privilegio di plasmare giovani menti, è una responsabilità, certo, ma è anche un valore, una vocazione. I ragazzi hanno dalla loro la gioventù, bene fugace e prezioso. Noi genitori abbiamo i nostri figli, semplicemente, la nostra ragione di vita. Non si ripetono mai i momenti persi, viviamo il presente consapevoli che oggi, ciascuno di noi, costruisce il futuro.