Quale cultura?

di Rita Occidente Lupo

Che il web desse una mano alla cultura, lo si sperava. Ma che potenziasse la voglia di fiondarsi in biblioteca, proprio non lo si immaginava. Invece La Fiera del Libro annuisce. Il pc, che congeda il cartaceo e manda in pensione il tempo libero del piccolo schermo, spalleggia il sapere. Dando una mano all’approfondimento. Ormai da tempo le case editrici hanno ammainato le vele, seriamente preoccupate della svalutazione cartacea. Da più parti il coro di proteste, releganti gli ammuffiti tomi. Tutto in rete. Web in ogni campo. Cultura, a ritmo di mouse. Ora anche le abilità di base, per dirla scolasticamente, quelle che tenevano banco nella scuola di un tempo, abc del processo culturale, in proscinesi dinanzi al mondo virtuale. Potenziata la creatività, grazie alla mega rete, sostengono gli antesignani. Ma la voglia di scrivere, ancora enigmatica. Specialmente lo stile e la forma. Nell’attuale scuola, la grammatica quasi sconosciuta. In barba alle lucidissime normative! Strafalcioni ortografici ad ogni età ed in ogni scritto, fanno sorridere gli stessi stranieri. Che imparano la nostra lingua, partendo proprio dall’ortografia. Armati di dizionarietto e stringati manuali. Prima di lanciarsi nel vivo della perspicacia dialogica. I vecchi docenti cattedratici, quelli dalla matita rosso-blu, pronti a tranciare orrori ed errori, oggi approcciano dinamicamente la valutazione. Tutto opinabile. Anche le lettere mute, tranquillamente spazianti le k. Il linguaggio degli sms e della chat,  finisce per snellire l’alfabeto. Risolvendo farraginose interpretazioni congiuntive. Pestando quella consecutio temporum, dai Latini pedissequamente amata. Congiunta alle concordanze di casi. Roba d’altri tempi! Nel mondo virtuale, accentare le vocali optional. Non si porta, dicono in gergo gli adolescenti.  Come riconoscere la correttezza ortografica. Nessuno scandalo l’erronea divisione in sillabe, spesso ignorata dagli stessi docenti o le funzioni verbali. In rete, tutto è lecito! Abbozzare concetti, stringare lessemi, annotare impressioni. L’importare, scrivere. I bloggers si moltiplicano. Gl’internauti entrano in contatto. Tutto composto in un orizzonte in cui  mappe concettuali, tesine ed elaborati, solo trappole mentali. La dinamica del pensiero, la fulminea capacità interattiva, la spontanea curiosità, ricoverati sotto  un unico denominatore virtuale!  Di quale cultura saranno intrise le nuove generazioni?