Salerno: Barolo a volontà!

Sarà il re dei vini italiani il Barolo dell’Azienda agricola Damilano il protagonista martedì 21 aprile, dalle 16 alle ore 20, con l’open taste e a seguire cena con Maurizio Arduini, della sezione Il naso immaginario, curata da Vito Puglia, inserita nella seconda edizione di “Quello che passa al convento”, promossa dal Convivio delle Arti dei Rozzi e degli Accordati, presieduto da Vito Puglia, con il contributo del Comune e dell’Ente Provinciale del Turismo di Salerno, del Pastificio Amato, della Centrale del Latte e di Salerno Energia e la collaborazione della web radio Unis@und, ospite di Marco De Simone, gestore del complesso. Il naso immaginario ci condurrà alla conoscenza della pratica che è dietro lo straordinario mondo del cibo e del vino. Un modo per recuperare un rapporto intimo di appartenenza col nostro territorio. Il buon senso, la sapienza, o, come dicono in Francia, il savoir faire,  si traducono in cultura, la qualità non è cosa scontata. Produttori, agricoltori e artigiani del variegato mondo del cibo e del vino regaleranno uno spaccato della loro storia umana e imprenditoriale, a rappresentare la vera grandezza del nostro paese agli occhi del mondo. Nobile e generoso, il Barolo è stato più volte definito il re dei vini. Tra le tante proposte di questo nettare piemontese, il Barolo Damilano è diffuso e apprezzato in tutto il mondo. Una particolare tipologia di questo vino, il Barolo Chinato Damilano, viene proposto su dessert a base di cioccolato e, vista la perfezione organolettica, è consigliato a fine pasto come elisir di meditazione. Dal colore rosso granato con riflessi aranciati, ha un sapore dal un tono fresco, dolce e strutturato con finale amarognolo. Il profumo presenta note delicate di finissime erbe alpine che terminano con sfumature baroleggianti e mette in evidenza caratteri di confettura e spezie. Il vitigno è il Nebbiolo, il più antico e nobile a bacca rossa del Piemonte conosciuto anche come “la regina delle uve nere”. Ha bisogno di cure attente e laboriose, è molto esigente in fatto di giacitura ed esposizione del terreno, lavorazioni e concimazioni. Per esso sono ideali terreni forti, calcarei e tufacei. Essendo piuttosto sensibile agli sbalzi termici, va coltivato in posizioni collinari ben esposte al sole, sud-sud-ovest. Il grappolo è di dimensioni medio grandi, allungato, di forma piramidale, con acino medio e rotondo, buccia di colore violaceo scuro.Queste preziose uve sono trattate con il processo di vinificazione tradizionale. L’Azienda Agricola Damilano è una delle cantine storiche di Barolo. Dalle tradizioni antiche, ultra centenarie, l’attività della famiglia Damilano risale al secolo scorso quando nel comune di Barolo Giuseppe Borgogno, bisnonno degli attuali proprietari, iniziò a coltivare e vinificare le uve di proprietà.Giacomo Damilano, genero del fondatore, proseguì insieme ai figli la tradizione fino a quando questa non arrivò ai suoi 4 nipoti che dal 1997 sono alla guida dell’Azienda.Paolo, Mario, Margherita e Guido hanno saputo dare un nuovo vigore e impulso all’azienda potenziando e sviluppando i frutti che un territorio così vocato offre.L’azienda dispone di sei ettari di vigneti di proprietà, comprensivi di vitigni prestigiosi, collocati nelle zone più vocate, soprattutto per la produzione di uve nebbiolo. Basti pensare ai Cru in dotazione, quali Canubio, Liste, Fossati e Brunate cui si aggiungono alcuni ettari in affitto per la produzione di altri vini. L’ottimale lavorazione dei pregiati vigneti Damilano è garantita dalla professionalità di uno dei più esperti agronomi italiani Giampiero Romana, mentre in cantina l’Azienda si avvale della collaborazione tecnica di Beppe Caviola.La produzione vinicola si aggira intorno alle 80 mila bottiglie annue, l’azienda produce prevalentemente vini rossi.L’eccellenza nei vini prodotti trova nel Barolo il suo alfiere più rappresentativo. I Cru Canubio e Liste, prodotti in 7.000 bottiglie l’anno ciascuno, si distinguono per uno spettro organolettico molto diverso, figlio di caratteristiche della terra, che dall’innata eleganza di Canubio, passa al carattere più ruvido del Liste. Alle due selezioni di Barolo si affianca il Barolo Lecinquevigne che è contraddistinto da calde note avvolgenti, con sentori di ciliegia, erbe secche e menta.Completano la gamma: il Nebbiolo d’Alba, la Barbera d’Alba – disponibile in due versioni: una più semplice ed immediata, l’altra più complessa, dove l’apporto del legno piccolo in affinamento, contribuisce ad arricchire le sfumature gustative – il Dolcetto d’Alba e il Langhe Arneis.Nobile e generoso, il Barolo è stato più volte definito il re dei vini.