Dieta mediterranea: proteine nei legumi

 Maria Vittoria Maltese

 

Nell’ambito della dieta mediterranea la principale fonte di proteine è nei legumi. Nell’antichità, specialmente nei periodi tristi a causa delle diverse epidemie che parecchie volte sfiorò lo spopolamento,  la carne era irraggiungibile specialmente per chi era povero. Il pasto quotidiano consisteva proprio nei legumi, lenticchie, fave, piselli e fagioli da sempre considerati poco pregiati, essendo i legumi molto poco frequenti alla tavola dei ricchi, che erano estimatori e consumatori di carne di ogni genere. Dei legumi i fagioli, i piselli, le fave possono essere consumati anche freschi mentre per i ceci e le lenticchie dopo la raccolta necessitano di un periodo di esposizione all’aria aperta per essere asciugati, per cui sul mercato si possono reperire solo secchi. Essi tuttavia non “fanno bene” solo agli uomini ma anche alla natura. Infatti in agricoltura fu introdotta la tecnica della rotazione agraria la coltivazione delle leguminose seguita da quella dei cereali e con essa si migliorò il terreno impoverito dal frumento o dall’orzo. Questo è stato un indubbio vantaggio per i campi e per la società umana che ha potuto basarsi  su un congruo ventaglio di prodotti alimentari disponibili. L’introduzione dei concimi chimici e l’orientamento dell’uomo verso le proteine animali hanno causato una crisi dalla quale oggi i legumi emergono a pieno titolo,  sia per il successo dell’agricoltura biologica, grazie alla quale  molteplici aziende li hanno reintrodotti nella rotazione agraria. A chi piace mangiare i legumi ecco una ricetta molto semplice da preparare in pochissimo tempo.