Harem Scafati: tutto da rifare

 

Paola Barbato

L’assenza in sala stampa nel post partita di sabato sera, da parte dell’Herem Scafati, che ha preferito non commentare la sconfitta subita tre la mura di casa, (la terza consecutiva)  era sicuramente un indizio del difficile momento che sta vivendo la società gialloblù.Questo doveva essere una tranquillo anno di transizione, tra la  retrocessione dalla massima serie avvenuta alla fine della scorsa stagione e le ambizioni di ricominciare la scalata , facendo ravvivare la passione per il basket scafatese.Un squadra messa su con un occhio ad ridimensionamento del budget, il rendimento altalenante di alcune pedine, le prevedibili assenze causa infortunio,  hanno fatto si che  al giro di boa, i gialloblù si ritrovassero stagnanti  nella parte bassa della classifica di Legadue, già insolitamente corta, situazione che ha  allarmato la dirigenza salernitana.La conferenza  indetta oggi alle 16.00 nella sala stampa dell’impianto di via della Gloria, era già stato interpretato dai ben informati con un probabile cambio di timone.Infatti si rende nota la  rescissione consensuale dell’accordo che la legava la società a coach Franco Gramenzi. Nella stessa seduta l’ufficializzazione del nuovo coach: Maurizio Bartocci.Nato a Caserta il 29 settembre 1959, dopo le esperienze di capo-allenatore con Caserta, Avellino  e Napoli , è stato l’assistente allenatore del Basket Napoli, in Serie A, dalla stagione 2002/2003 al campionato 2007/2008, conquistando una storica vittoria alle Final Eight di Serie A (2006) ed un’altrettanto prestigiosa partecipazione all’Eurolega (2006/2007).Maurizio Bartocci: “Quando non si allena si vedono tante partite e l’ultima che ho visto è stata proprio Scafati-Livorno. Mi sono fatto delle idee e cercherò di portarle avanti con la speranza che si possa fare un buon lavoro. Certo è che non si possono stravolgere le situazioni, anche perché si è ad otto partite dalla fine della stagione regolare. E’ bene, allora, continuare sulla strada tracciata da Gramenzi, apportando delle variazioni e maturando la consapevolezza che, da qui alla fine, bisognerà restare con la testa sott’acqua per poi tirarla fuori solo al termine della stagione regolare. Da domani mattina ci rimettiamo al lavoro e cercheremo di approfittare della sosta per le Final Four; più di dieci giorni di costante e dura applicazione per presentarci al meglio alla ripresa del campionato”.