La nobile Arma in calendario

 Oggi il Calendario dell’Arma ha una tiratura superiore al milione e trecentomila copie ed è da tempo uscito dalle nostre caserme per diffondersi nella società civile, quale immagine speculare della capillare presenza del Carabiniere sul territorio. E proprio per questa ragione che è stato scelto, quale tema conduttore del Calendario Storico e dell’Agenda Storica, il legame fra il territorio ed i Carabinieri. Un vincolo forte, fatto di vera e propria “appartenenza”, che, a ben guardare, costituisce il denominatore comune, il filo che unisce i temi monografici trattati nelle scorse edizioni, perché è proprio da questo legame con il territorio che la figura del Carabiniere trae la sua forza e la sua motivazione. Le tavole  nel 2009 raccontano, attraverso il continuo accostamento di immagini di ieri e di oggi, la presenza vigile e rassicurante dei Carabinieri sul territorio delle regioni italiane. A partire dalla storia risorgimentale e preunitaria per finire ai giorni nostri, il Calendario vuole idealmente ripercorrere il cammino attraverso il quale l’Arma ha progressivamente esteso il suo servizio sul territorio nazionale, favorendo la coesione ed il dialogo con le popolazioni e l’affermazione dello Stato di diritto. Diretti testimoni, e tante volte protagonisti, delle vicende storiche e sociali della Nazione, i Carabinieri hanno incarnato la presenza dello Stato su tutto il territorio, fino a diventare vero e proprio “patrimonio delle comunità”, a favore delle quali svolgono da sempre i compiti di difesa della legalità, dell’ordine e delle istituzioni democratiche. Un legame profondo con l’Italia e con gli Italiani che fa dei Carabinieri una presenza familiare, nei grandi centri urbani come nei più piccoli borghi, soprattutto attraverso l’emblematica figura del Comandante di Stazione, qui rappresentato per ciascuna delle regioni, accanto ai costumi tradizionali delle singole realtà locali. Nelle tavole del Calendario Storico 2009 il Carabiniere attraversa, in un ideale percorso storico, il paesaggio italiano nelle diverse epoche e situazioni, ma non come occasionale accessorio iconografico, bensì quale elemento originario, da cui il territorio non può prescindere perché, come ho detto prima, egli “vi appartiene”. Ed è in questa “appartenenza” l’essenza stessa del rapporto tra il Carabiniere e l’ambiente in cui opera.