E Gambino corre per la presidenza provinciale
Checchè si dica, Alberico Gambino di strada ne ha fatta tanta. E dimostra di volerne fare ancora con il vento in poppa. Specialemnete se questo soffia sugli alti scanni di Palazzo Sant’Agostino. Il sindaco più amato dell’Agro, che l’80% dei consensi ha rincardinato nella prima poltrona di Palazzo di Città a Pagani, dopo i successi azzurri, non si tira indietro nel gioco delle alleanze. Non un prestato alla politica nè un chiamato dell’ultim’ora, Gambino dmostra di avere nervi saldi e di sapere a cosa va incontro accettando di occupare il primo posto provinciale. Tra i tanti problemi che assediano il suo territorio, non ultimo quello dei rifiuti che in ogni caso pone in allerta la popolazione, Gambino non passeggia sui nervi della gente. Riesce ad equilibrare anche i cori dissonanti. Tempra efficace, ma gioviale, fare apparentemente scanzonato, ma di chi sa che la politica non è un gioco da ragazzi. Così Gambino sfodera il suo habitus migliore, è proprio il caso di dirlo, per affrontare l’agone di Sant’Agsotino. Il Pdl non ha ancora ottenuto la quadratura del cerchio. Ancora tensione per la fumata bianca. Il verdetto pende in biblica tenzone, rimescolando le carte di un centro-destra, che esce allo scoperto sempre all’ultimo round. Un po’ per partito preso, un po’ perchè i giochi fino all’ultimo momento pescano nella buona volontà di vittime sacrificali. Ma se per ilpassato, a giusto motivo, qualcuno ha potuto esclamare che l’alter ego al centro-sinistra, era pur sempre un capro espiatorio, stavolta è tutt’altra storia. Ed i buontemponi, al balcone nello scrutare la silente corsa dell’attuale presidente Angelo Villani, giurano che ancora una volta, i venti consegneranno la fascia azzurra non al centro-destra. Aperta la partita, tutta da godere fino all’ultimo respiro, tra prove tecniche sussurranti il candidato dell’ultimo minuto, l’on. Edmondo Cirielli. La polverina di questi giorni? Solo per riscaldare gli animi. E L’atmosfera, così massacrata dal decreto Gelmini, che pone in ginocchio mezza Nazione.
Rita Occidente Lupo