Eboli: musica e fumetti ai tempi del Coronavirus

C’è chi si annoia, chi si attacca alla tv, chi ancora decide di fare attività fisica. E poi ci sono loro, che fanno di questa quarantena un’occasione per mettere in gioco il proprio talento e la propria passione per la musica. I Puzzle arrivano sul web con cover e vignette simpatiche.

Da soli due giorni sul web ma la voglia di continuare a cantare e a creare è sempre più. Raffaele e Andrea Scocozza sono fratelli, due giovani ebolitani, amanti della musica. Voce e piano divengono il passatempo giusto per affrontare queste giornate. Cantano, suonano, rivisitano canzoni, ma non solo. Grazie alle capacità creative, i ragazzi decidono di mettere nero su bianco quanto vivono in questa quarantena con vignette simpatiche. Un esempio per i tanti giovani? Si, l’obiettivo dei ragazzi è quello di far tesoro di questo momento particolare della vita di ognuno per mettere in gioco il proprio talento e non annoiarsi. Un mix perfetto tra i fumetti di Topolino e il movimento artistico degli anni 50/60, giochi di colori e disegni che catturano l’attenzione di chi ha come passatempo la home di Facebook.

“Ci siamo sempre chiusi nel nostro studio di casa per registrare – commentano i Puzzle – In queste ultime due settimane le ore passate al pianoforte sono aumentate e abbiamo deciso di trasformare la noia da coronavirus in produttività. Cantiamo, suoniamo e condividiamo. E’ il momento di comunicare al mondo positività. Siamo giovani e vediamo il futuro davanti a noi. Siamo convinti andrà tutto bene”.

La prima cover dei Puzzle è Mondo di Cesare Cremonini. Un messaggio perfetto di speranza che vuole vedere un mondo, quel pianeta che tanto amiamo e che ci piace, brillare ancor di più quanto prima. Le mani di Andrea toccano i tasti del pianoforte e la voce di Raffaele accompagnano i tre minuti di video. I due artisti hanno deciso di non “metterci la faccia” con la decisione di voler comunicare solo la propria musica e l’ironia con il disegno e i colori.

“Avete presente i pezzi di un puzzle? – racconta Raffaele – Si devono incastrare perfettamente affinché nasca la meraviglia di un’immagine limpida e ben dettagliata. Abbiamo deciso di dare questo nome al gruppo proprio perché ci sentiamo due pezzi di un enorme Puzzle chiamato musica”.

Un cantante – Raffaele – e un pianista – Andrea. Insieme, in uno studio arredato da pianoforte a coda e microfono shure amord, vinili e giradischi, danno vita alla musica. Si può dire che sono nati con le note musicali.

“Papà che strimpellava la chitarra per farci addormentare e la voce di nostra madre che cantava la ninna nanna – continua Andrea – Siamo cresciuti e quella semplice passione, dopo anni di formazione è divenuta il nostro pane quotidiano”.

I Puzzle rivisitano cover, rendendole loro, per poi approcciarsi a qualcosa di ancora più personale, la loro musica, i loro testi, le loro melodie. Compongono, creano, tra note, risate e riflessioni.