Sarno: Anna Robustelli esorta Giunta a valorizzare economia locale con piano investimenti per area Pip

Ripartire dall’economia: questo il messaggio che Anna Robustelli lancia dai banchi dell’opposizione alla giunta del Comune di Sarno. “Attualmente la città esprime le capacità imprenditoriali in grado di competere in uno scenario di mercato sempre più globale. L’Ismea, l’Istituto di servizi per il mercato agricolo alimentare, evidenzia che in  questo decennio della crisi – e in controtendenza ad altri settori dell’economia – quello agroalimentare si è caratterizzato per la grande “resilienza”– in particolare nella sua componente agricola – per tenuta economica e per capacità di ripartire agganciando la ripresa. Di fatti, l’agroalimentare rappresenta con il tessile-abbigliamento uno dei principali sistemi settoriali contribuendo significativamente all’immagine del made in Italy nel mondo.  Le casette contadine hanno ospitano imprese artigiane storiche che presentano elevati livelli di eccellenza artigianale – per manualità, creatività e originalità – in rapporto alla tradizione, alla cultura e all’economia del territorio. A Sarno le attività produttive hanno necessità di un forte ripensamento in una chiave sistemica”, ha spiegato la consigliera comunale sarnese.

Per questo motivo, secondo la Robustelli, sarebbe opportuno partire dal “Regolamento concernente l’individuazione dei settori delle lavorazioni artistiche e tradizionali, nonché dell’abbigliamento su misura”. “Serve istituire un Registro Comunale  che – anche attraverso l’intervento di altri soggetti pubblici e privati quali Camere di Commercio, Unioncamere,  Associazioni di categoria e  Associazioni dei consumatori  -, partendo da un censimento delle imprese tradizionali presenti a Sarno e attraverso un programma di interventi ad hoc,  possa promuoverle affinché siano da volano all’economia del territorio. Inoltre, al tavolo di concertazione, necessariamente, integrerei le politiche del sistema istruzione e formazione nonché del lavoro. C’è sempre più la necessità che l’offerta formativa del nostro territorio sia “market oriented”; cioè orientata al mercato, avvicinando, di fatti, nel mercato del lavoro, domanda e offerta di lavoro”.

Dall’altra parte il sistema agricolo locale necessita, per la Robustelli, di essere supportato con la massima urgenza nel risolvere quelle problematiche che di fatto ne ostacolo il pieno sviluppo. “Le istanze sollevate al Consorzio di Bonifica Integrale Comprensorio Sarno per la raccolta delle acque di scolo degli impianti serricoli, nonché i risarcimenti per le imprese danneggiate frenano gli imprenditori agricoli esasperati dai pressanti tributi. L’area mercatale di Sarno le cui condizioni strutturali – nonché igienico sanitarie – non consentono agli operatori economici di avvalersi di un mercato di sbocco dei prodotti agricoli capace sia di rappresentarli sia di essere attrattivo al fine di riportare la struttura ai livelli di competitività che meriterebbe”, ha continuato la consigliera comunale. “C’è la necessità di capire il piano d’azione degli investimenti per l’area Pip, si era parlato di milioni di euro già stanziati. Inoltre, Sarno rientra nelle Zes, zona economica speciale, e bisogna sollecitare in Regione e capire la cabina di regia a che punto è. Bisogna rilevare il fabbisogno degli imprenditori per meglio finalizzare gli interventi della Regione Campania. Era necessario, a mio avviso, che entro il primo luglio il Comune di Sarno adottasse una delibera, da pubblicare entro fine mese, prevista dal cosiddetto “Decreto Crescita”, delle ingiunzioni di pagamento al fine di ristabilire uniformità di trattamento tra i contribuenti nei confronti dei quali era stata attivata la riscossione coattiva mediante ruolo. Insomma, c’è necessità che questa amministrazione comunale parli la lingua dello sviluppo economico, che recepisca le strategie concertate e condivise con gli attori economici, all’interno di un piano programmatico con chiara individuazione degli obiettivi di breve e lungo periodo e che, partendo dallo stato dell’arte attuale, metta appunto un sistema di monitoraggio per la valutazione del raggiungimento degli obiettivi stabiliti e che, infine, individui il “ritorno degli investimenti”. Serve misurare, in maniera deterministica, l’efficacia della propria azione politica. Insomma, l’amministrazione comunale non perda tempo, che il tempo è un fattore produttivo per la competitività. La perdita di profitti piuttosto che il versamento delle imposte non vanno in ferie. L’amministrazione deve essere in grado di amministrare alla velocità 4.0. Sono pronta a mettermi a disposizione dai banchi dell’opposizione per quanto appena denunciato per attivarci subito al servizio del territorio”.