Roma: Governo, carceri, on. Cirielli “Agenti picchiati mentre Ministro Bonafede s’ occupa di detenuti”

“Ieri nel carcere di Pontedecimo, in Liguria, come denunciato dal Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria SAPPE, una detenuta ha aggredito con calci e pugni una poliziotta. Situazione ormai intollerabile. E il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede cosa fa? Annuncia che incontrerà Rita Bernardini per occuparsi delle condizioni dei detenuti. E’ una follia. Sarebbe opportuno che il Guardasigilli affrontasse la vera priorità: le condizioni sempre più gravi degli agenti penitenziari, quotidianamente esposti ad aggressioni e insulti”. Lo afferma in una nota Edmondo Cirielli, Questore della Camera dei Deputati e parlamentare di Fdi.

“A oggi non registriamo alcun cambiamento nella politica carceraria rispetto ai governi del Pd. Continueremo a essere fiduciosi, sollecitando, come già fatto in altre occasioni, l’adozione di piano di potenziamento degli organici della polizia penitenziaria e l’assegnazione agli agenti di strumenti di difesa come il taser e la videosorveglianza” – conclude Cirielli.

“Ieri nel carcere di Pontedecimo, in Liguria, come denunciato dal Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria SAPPE, una detenuta ha aggredito con calci e pugni una poliziotta. Situazione ormai intollerabile. E il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede cosa fa? Annuncia che incontrerà Rita Bernardini per occuparsi delle condizioni dei detenuti. E’ una follia. Sarebbe opportuno che il Guardasigilli affrontasse la vera priorità: le condizioni sempre più gravi degli agenti penitenziari, quotidianamente esposti ad aggressioni e insulti”. Lo afferma in una nota Edmondo Cirielli, Questore della Camera dei Deputati e parlamentare di Fdi.

“A oggi non registriamo alcun cambiamento nella politica carceraria rispetto ai governi del Pd. Continueremo a essere fiduciosi, sollecitando, come già fatto in altre occasioni, l’adozione di piano di potenziamento degli organici della polizia penitenziaria e l’assegnazione agli agenti di strumenti di difesa come il taser e la videosorveglianza” – conclude Cirielli