Regione Campania: Ciarambino “Al Monaldi giochi di potere contano più della salute dei bambini trapiantati”

 “In pochi anni abbiamo assistito alla trasformazione dell’ospedale Monaldi da centro di eccellenza per numero di trapianti in età pediatrica andati a buon fine e per qualità di assistenza pre e post operatoria, in un istituto che insegue un triste primato per casi di mortalità sempre crescenti. Un’inversione di tendenza che ha portato a un’ispezione del ministero della Sanità e alla successiva sospensione, nel dicembre 2016, delle attività del Centro Trapiantologico pediatrico cardiaco, auspicando una riorganizzazione che non è stata ancora pianificata. Anzi, stando a quanto denuncia il Comitato dei genitori dei bambini trapiantati, il trattamento assistenziale per i loro figli sarebbe addirittura peggiorato. I piccoli pazienti alle prese con crisi di rigetto, che necessiterebbero di particolari cure e di degenze in ambienti asettici, verrebbero puntualmente ricoverati in reparti per adulti e spesso affollati. Un rischio altissimo per degenti di quell’età e immunodepressi. Eppure l’attenzione dei manager e del commissario straordinario alla sanità regionale sembrerebbe concentrata più a individuare una soluzione alla guerra di potere in atto tra dirigenti dei reparti di Cardiochirurgia pediatrica e Trapianti, che a riportare il centro ai lustri di un tempo e restituire una speranza per i nostri bambini”. E’ quanto dichiara la consigliera regionale del Movimento 5 Stelle e presidente della Commissione speciale Trasparenza Valeria Ciarambino.

Giuseppe Porzio

“Come Commissione Trasparenza – ricorda Ciarambino – sollecitati anche dalle segnalazioni del Comitato dei genitori dei bambini trapiantati, abbiamo già convocato quattro audizioni e programmato una quinta per il prossimo 26 marzo, finalizzate ad avere un quadro chiaro delle criticità che hanno portato alla chiusura del Centro Trapiantologico pediatrico, l’unico in Campania, oltre che punto di riferimento al Sud. Una vicenda trattata fino ad oggi con grave approssimazione, in linea con l’atteggiamento della giunta De Luca, puntuale fino ad oggi soltanto a disertare le audizioni in Commissione Trasparenza”.