Merano Wine Festival si conferma evento delle meraviglie enogastronomiche

Alberto De Rogatis

Negli ameni giardini adiacenti c’è la statua dell’imperatrice Sissi, innamorata di Merano, che con sguardo attento ha controllato per cinque intensi giorni il via vai dei numerosissimi visitatori del Merano Wine Festival, l’evento divenuto simbolo di alta qualità e giunto quest’anno alla ventiseiesima edizione in splendida forma.

E’ stata una kermesse all’altezza delle attese, probabilmente di più, e non solo per una nutritissima presenza di aziende storiche ed emergenti nel comparto vinicolo e in quello gastronomico, di prodotti di nicchia ed eccellenze rappresentative del più invidiato made in Italy, ma è stata ricca di manifestazioni di notevole spessore che hanno calamitato l’attenzione dei media nazionali per una settimana sulla località termale altoatesina.

Indubbiamente, i vini hanno fatto la parte del leone, per interesse di pubblico e una serie di eventi che ne hanno esaltato l’appeal e il loro ruolo leader di cui beneficia il Belpaese da molti anni. Presenti anche eccellenze straniere, da numerosi paesi europei fino in Argentina, e una selezione di superlativi champagne d’Oltralpe.

The WineHunter Award Platinum è stato il premio che ha decretato le migliori produzioni vinicole dell’anno, attraverso un’attenta verifica delle commissioni preposte; in assoluto il primo classificato è risultato il Palazzi IGT annata 2015 di Vini Franchetti Tenuta di Trinoro, cantina toscana situata in Sarteano, ridente borgo del senese, che ha sbaragliato la concorrenza di altri 24 prestigiosi vini Platinum. L’ambito premio è stato consegnato dal “cacciatore di vini” Helmut Kocher ad Andrea Franchetti, titolare dell’omonima azienda.

Culinaria, il salone delle migliori produzioni agroalimentari, non ha deluso le attese, anzi, è stata vetrina affollatissima grazie ad un mix di eccellenze e novità dei vari territori regionali. La Campania era rappresentata al meglio, confermando il valore esclusivo di prodotti come la mozzarella e i salumi, i vini, la pasta, l’olio, le confetture, i liquori e i ricercatissimi pomodori del piennolo. Molte le aziende presenti e rappresentative di tutte le province, tra esse la biologica Sole di Cajani con il suo pluripremiato olio extravergine che da anni è protagonista a Merano, Gioi rinomato salumificio artigianale situato nel Parco del Cilento, Maida affermato brand campano con una infinita varietà di prodotti tipici.

Infine, la lungimiranza del patron del MWF Helmut Kocher si è materializzata nell’annuncio dato alla stampa insieme con Piero Bagnasco del consiglio di amministrazione di FICO Eataly World, nuovo gigante del cibo sorto a Bologna, di una inedita e straordinaria collaborazione tra Merano Wine Festival, Vinitaly e appunto FICO, denominata Vino Fico Festival. L’iniziativa nasce per incentivare e valorizzare le capacità imprenditoriali di decine di giovani produttori vinicoli.