Pontecagnano Faiano: Sica plaude unione civile Claudio Malangone-Ugo Petillo

“Sono emozionato e orgoglioso di aver celebrato, questa mattina, la seconda unione civile nella nostra Città suggellando il grande amore tra Claudio Malangone e Ugo Petillo”. A dichiararlo il Sindaco Ernesto Sica. “Una bella giornata per il nostro territorio – ha aggiunto il Primo Cittadino – e un bel segnale di civiltà, rispetto, uguaglianza e pari opportunità per l’intero Paese. Come ho già avuto modo di ribadire in altre occasioni, le istituzioni hanno il dovere di tutelare i diritti di tutti i cittadini e di applicare quanto prevede una legge che, a mio avviso, è forse arrivata anche in ritardo rispetto all’evoluzione della società e alla necessità di salvaguardare tutte le persone, a prescindere dal proprio sesso, che intraprendono un percorso di vita insieme”. “Non si tratta di superamento o attacco ai valori che riteniamo tradizionali – ha concluso il Sindaco Sica –  ma di riconoscimenti che sono dovuti verso ogni forma di amore. Tutte le tutele si possono e si devono conciliare e garantire così come mai e poi mai deve venire meno il sostegno forte, convinto e costante a ogni famiglia quale perno delle nostre Comunità”. Grande emozione e felicità da parte di Claudio e Ugo, medico e ingegnere di Pontecagnano Faiano, circondati dall’affetto di familiari e amici.“E’ per noi un momento molto importante – il loro commento – a coronamento di un percorso insieme iniziato ormai 13 anni fa, perché ci permette di essere  riconosciuti come coppia davanti allo Stato con tutti i diritti e i doveri che ne conseguono”.“A nostro parere – avevano affermato nella giornata di ieri – è un riconoscimento naturale che per divenire tale ha necessitato di diversi anni di lotte e di impegno da parte della comunità Lgbti italiana. Ma la legge, per quanto sia una prima conquista, ci definisce ‘specifiche formazioni sociali’ non equiparando, quindi,  l’unione civile al matrimonio; basti pensare ai minori all’interno di famiglie omogenitoriali che si vedono negato il diritto ad avere riconosciuto, ove presente, il secondo genitore, mentre quello stesso genitore non è vincolato, legalmente, ad avere doveri nei loro confronti. Auspichiamo, dunque, ulteriori passi avanti della legge e, nel frattempo, brindiamo alla nostra unione”.