Vallo di Diano: lettera all’ASL Salerno su prenotazione ospedale di Polla, ecografia anca neonati

La notizia secondo la quale alcuni genitori non avevano potuto l’esame ecografico all’anca per i loro bambini presso il P.O. di Polla, al compimento del terzo mese di vita di questi ultimi, aveva destato viva preoccupazione nella popolazione locale. Pertanto, in data 26 aprile 2017, veniva inviata una missiva al Direttore Generale dell’ASL Salerno, affinché, in base all’art. 3 della Costituzione Italiana e al dichiarato obiettivo dell’ASL Salerno di garantire equità negli accessi alla sanità, si potesse riattivare, nel più breve tempo possibile, il servizio di esame ecografico all’anca per i neonati presso il Presidio Ospedaliero di Polla. Naturalmente, a tale missiva non è stata data risposta. D’altro canto, la questione di Radiologia si è aggravata, così come abbiamo appreso dalle ultime notizie di stampa. Abbiamo pertanto richiamato all’attenzione degli organismi di controllo l’intera vicenda sanitaria del Vallo di Diano. Il ruolo centrale che il P.O. di Polla ha rivestito nel passato nel campo della sanità locale non solo non è stato riconosciuto appieno dall’Azienda Sanitaria negli ultimi anni, ma è stato – di anno in anno – ridimensionato. Ne è prova la progressiva diminuzione di posti letto e la scomparsa di interi reparti (oggi denominate Unità Operative Complesse) nel corso del tempo. Per citare solo un dato, agli oltre trecento posti letto (PL) degli anni ’90, si contrappongono oggi i 212 PL programmati, così come riportati nell’ultimo Atto Aziendale. A guardare più a fondo, invece, i PL attuali sono soltanto 174, così come fatto notare in un nostro precedente comunicato. Cosicché, l’attuale carenza di personale medico altro non è che un effetto di scelte politiche recenti, non già la causa del depotenziamento delle strutture. Infatti, così come avemmo a precisare nel febbraio del 2016 (e per questo la nostra associazione fu malamente trattata dal potentato locale e dai “Clarinetti” del potere centrale) la rete ospedaliera organizzata dalla ASL per l’emergenza vede l’Ospedale di Polla ingiustamente penalizzato, in quanto esso è classificato come SPOKE sia per la rete cardiologica che per la rete per l’emergenza dell’ictus cerebrale. Secondo il Piano Regionale di Programmazione della Rete Ospedaliera, infatti, la centralità per l’emergenza sanitaria è riferita agli Ospedali classificati HUB (dall’inglese: perni centrali), mentre quelli classificati SPOKE (dall’inglese: raggi, diramazioni) sono di importanza secondaria, se non marginale. E l’Ospedale di Polla veniva così classificato come Pronto Soccorso nel 2016: una dura realtà con la quale abbiamo purtroppo cominciato a fare i conti già dai primi mesi del 2017. Nel febbraio del 2016 indicemmo una conferenza stampa d’urgenza, di domenica, e scrivemmo che alcuni stavano tentando un dialogo sui servizi sanitari proprio con quella parte delle istituzioni che da un lato ascoltano i cittadini, ma dall’altro sono pronte a non tener conto delle necessità e dei bisogni degli stessi, operando nel senso che abbiamo visto. E se qualcuno avrà pur barattato servizi locali con poltrone, o viceversa, noi cittadini dovremmo gridare che con la nostra salute non si baratta alcunché. Fummo solamente facili profeti. Alcuni presero a denigrare il nostro operato. I baratti, intanto, sono avvenuti. Adesso notiamo un altro dato molto triste: all’interno del nosocomio si stanno effettuando operazioni di commemorazione che stanno avendo vasta eco sulla stampa locale; si prepara così una nuova operazione editoriale locale di vasto respiro. I finti giacobini locali sono avvisati: a loro resterà solo l’angolino sterile dei social network. Per i deboli ci sarà sempre meno spazio nel mondo reale, se le istituzioni non sapranno intervenire in modo immediato su questa questione. Le medaglie dei condottieri locali – invece – saranno ogni giorno più splendide, perché quotidianamente passate a lucido con liquido salivare, essendo pudore e dignità categorie dell’animo ampiamente superate.

Il Responsabile della Sede

                                                                                               prof. Roberto De Luca