Cava de’ Tirreni: Cavacon, Summer Edition prossimo anno

Quest’anno il Cavacon non si farà. E nonostante sia doloroso da ammettere, siamo obbligati a diffondere questa notizia per il rispetto che nutriamo nelle migliaia di appassionati che aspettano il nostro evento ogni anno, con ansia. Un evento che in sette anni ha costruito, tassello dopo tassello, una sua identità specifica nel mondo della nona arte, conquistando un pubblico appassionato e in crescita. Partendo da un piccolo gruppo di appassionati di fumetti, la fiera ha mosso i suoi primi passi all’area mercatale cavese, coltivando il sogno di un evento che abbracciasse la città. Anno dopo anno sono arrivate grandi soddisfazioni: i primi ospiti internazionali, gli articoli delle grandi testate, le file al botteghino. Di strada ne abbiamo fatta, toccando i tasti più disparati dell’intrattenimento. Dal fumetto al videogioco, dalla letteratura fantasy al cosplay, per non dimenticare l’attenzione verso il mondo del doppiaggio e i nuovi trend della rete. In totale abbiamo realizzato tredici fiere, che hanno all’attivo un centinaio di ospiti di prestigio e una rete social di circa ventimila fan. Con il passare del tempo, però, sono emersi tutti i limiti. Punto primo: Cava non possiede un’area dedicata agli eventi. Di edizione in edizione abbiamo tentato varie formule: dall’area mercatale (sia nelle piazzole che nel parcheggio sotterraneo) alla mediateca Marte. Alcune edizioni si sono svolte anche nei giardini di San Giovanni e nella sala teatro comunale Luca Barba. Tutte strutture differenti, con problemi differenti, ma allo stesso modo inadeguate per un evento pensato su larga scala e collocato nei mesi estivi. Il tutto confidando in un’evoluzione che la città non ha mai avuto: tutte le strutture che potrebbero ospitare un evento sono fatiscenti, in ristrutturazione, oppure semplicemente chiuse da anni. Punto secondo: i trasporti. Cava da qualche anno non è collegata con i treni a partire dal mese di giugno, causa lavori, rendendosi irraggiungibile per un pubblico in larga parte giovane e che viaggia con i mezzi pubblici. Cioè per il nostro pubblico. Punto terzo: avvertiamo la mancanza di un supporto politico di ampio respiro. Servono sei mesi d’anticipo per progettare il prossimo evento e, soprattutto, abbiamo bisogno di capire cosa possiamo diventare nei prossimi cinque anni. E questo può accadere solo se c’è un dialogo continuo e l’amministrazione cittadina sceglie di puntare su di noi con decisione. Finché questi problemi permangono, non ci sarà un Cavacon estivo. Continueremo ad organizzare solo la versione invernale dell’evento, che per una serie di fattori legati al differente periodo (agli inizi di gennaio) ha ancora una sua giusta dimensione all’interno della mediateca Marte.

Il direttore organizzativo

Francesco Nobile