Roccapiemonte: Liceo “B.Rescigno” alternanza Scuola-Lavoro “Perché la donna non si sfiora nemmeno con un fiore”

a cura di: Aliberti Pietro-Robustelli Annalisa 

Dati sempre più allarmanti ha assunto ormai in Italia il fenomeno del femminicidio. Dall’inizio del 2016 son ben 116 i casi di donne maltrattate, irrimediabilmente sfregiate o uccise dai propri uomini. Al liceo B. Rescigno di Roccapiemonte il giorno 28 Novembre si è tenuta la conferenza “Stop Violenza sulle donne”, alla quale hanno preso parte donne di grande influenza sul territorio, tra cui l’assessore Luisa Trezza e la coordinatrice dei centri antiviolenza Anna Malincomico. Ma sicuramente tra queste la testimonianza più scioccante è stata quella della signora Filomena Lamberti, che tragicamente segnata dalla violenza subita da un marito-carnefice, trova oggi la forza di raccontare la propria storia: le ripetute violenze subite per anni e culminate in un gesto estremo, che la porta ad un passo dalla morte, nel momento in cui l’ex-marito, durante la notte, le lancia addosso dell’acido. Lei dove ha trovato il coraggio per affrontare tutto questo? Il coraggio sin dal primo momento è stata la gioia di ritornare a casa dall’ospedale e non rivederlo più. Questa è stata la mia forza anche dopo essermi rivista per la prima volta allo specchio ho pensato di non potercela fare: il mio volto non era più lo stesso, la mia identità era un’altra, ma poi mi sono detta “se sono qui un motivo dovrà esserci”. È riuscita mai a perdonare il suo aggressore? No. In che modo questa esperienza ha cambiato completamente la sua vita? Direi che ha cambiato la mia vita, ma soprattutto ha cambiato la mia identità, vivendo totalmente da donna libera. Per me stessa è cambiata in meglio. Purtroppo, però, ci sono anche dei lati negativi, come il pregiudizio delle persone, ma sinceramente so affrontarlo a testa alta. Come hanno reagito i suoi figli dopo l’accaduto? Sin da quando ero in terapia intensiva, ciò che ho suggerito a loro è stato di prendere una decisione liberamente, loro tre sono uomini, persone adulte. Non ho mai pensato che dovessero entrare in contrasto con il loro padre. La scelta giusta per loro era fare ciò che sentivano. Nella maggior parte dei casi, tuttavia, è difficile per una madre aiutare i propri figli a non seguire l’esempio paterno. In che modo possiamo aiutarli? A questo punto, io proporrei degli incontri con i genitori. Ogni ragazzo, sin da quando è bambino, deve capire che non può comportarsi allo stesso modo, anzi al contrario deve saper distinguere l’idea di amore vero rispetto ad un amore violento. Perché ha deciso di raccontare apertamente la sua storia agli altri come a noi? Affinchè voi ragazze non facciate i miei stessi errori, non abbassiate mai la guardia. Siate sempre vigili e ragionevoli su ogni gesto: al primo cenno verbale o fisico, mollate! Adesso faccio parte di questa associazione “Spazio Donna” che si propone di aiutare tutti coloro che ne hanno bisogno, non solo donne o ragazze, ma anche ragazzi che sentono la necessità di un sostegno psicologico nel loro percorso di crescita.