Pontecagnano Faiano: Pd, chiusura scuola Sant’Antonio, interrogazione su ennesimo disastro amministrazione Sica

Questa mattina, il gruppo consiliare del Pd di Pontecagnano Faiano ha presentato un’interrogazione urgente inerente alla chiusura temporanea della scuola primaria di S. Antonio. L’iniziativa è stata presa da Giuseppe Lanzara, Nunzia Fiore, Francesco Fusco, Gianni Ligurso e Gerarda Sica, a fronte prima dell’allarme lanciato dalle famiglie in merito alle gravi infiltrazioni di acqua, con conseguente caduta di calcinacci, all’interno delle aule dell’istituto, e dopo il sopralluogo di tecnici ed assessori comunali, che ne hanno predisposto la cessazione delle attività. Nell’istanza si chiedono precisi chiarimenti sull’episodio, che ha rilanciato l’allarme sulle reali condizioni delle scuole presenti sul territorio ed ha compromesso il regolare svolgimento delle lezioni, causando notevoli disagi a genitori e ragazzi. I consiglieri domandano, infatti, di far conoscere alla collettività i motivi per cui sia stata disposta la chiusura dell’istituto, di rendere noto se prima dell’inizio dell’anno scolastico (avvenuto meno di un mese fa) siano stati effettuati i dovuti controlli alla struttura, di sapere se erano già state evidenziate anomalie e criticità da chi di competenza. Gli esponenti del Partito Democratico sottolineano, infine, che casi analoghi si erano verificati nel territorio già lo scorso anno (le scuole materne di Faiano avevano subìto un ritardo nell’apertura a causa del crollo del solaio a ridosso dell’inizio dell’anno scolastico e un rallentamento per via di infiltrazioni durante le lezioni) e che nel 2015 lo stesso partito, aveva sollecitato l’Amministrazione Sica a partecipare ad un bando da ben 40 milioni di euro emesso dal Governo per finanziare indagini diagnostiche sui solai degli edifici scolastici. Duro il commento del capogruppo Giuseppe Lanzara sul tema in questione:“La gravità di questo fatto supera ogni previsione o fantasticheria: dopo Faiano, anche Sant’Antonio diventa teatro di un episodio che mette a repentaglio l’incolumità dei nostri bambini. E dire che pochi giorni fa, con la consueta faccia tosta, l’Amministrazione aveva sbandierato ai quattro venti che le nostre erano scuole d’eccellenza. Mai battuta fu meno divertente ed opportuna! Si vergognino, si vergognino con tutti loro stessi per questa spavalderia e per questa immobilità perpetrata negli anni: anziché farsi pubblicità con slogan da quattro soldi, si muovano, si adoperino, risolvano immediatamente il problema o lascino spazio a chi è nelle capacità di farlo”.