Aversa: Sappe, Polizia Penitenziaria sequestra stupefacente

Torna al centro delle cronache l’OPG di Aversa, dove tre giorni fa 5 Agenti di Polizia Penitenziaria  sono stati picchiati da un internato. “Una importante attività investigativa è stata condotta con successo dal personale di Polizia Penitenziaria in servizio nell’OPG di Aversa. E’ stata infatti condotta un’attenta e mirata operazione di perquisizione straordinaria da parte del personale di Polizia Penitenziaria, con l’ausilio del Nucleo Cinofilo dei Baschi Azzurri di Benevento, che ha portato al rinvenimento di droga presso la Sala Colloqui. Grande capacità, impegno e professionalità è stato dimostrato dai poliziotti penitenziari che hanno fattivamente partecipato alle operazioni”. A darne notizia è Donato Capece, segretario generale del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria SAPPE, il primo e più rappresentativo dei Baschi Azzurri. Capece sottolinea che “questa importante operazione di servizio, oltre a confermare il grado di maturità raggiunto e le elevate doti professionali del Personale di Polizia Penitenziaria in servizio nell’OPG di Aversa, ci ricorda che il primo compito della Polizia Penitenziaria è e rimane quello di garantire la sicurezza dei luoghi di, ferma restando la necessità di adottare tutti gli accorgimenti utili a stroncare l’ingresso nei penitenziari di stupefacente e di ogni altro oggetto vietato. E’ possibile immaginare quali pericolose conseguenze avrebbe determinato il possesso e il consumo di droga nelle celle” . Il leader del SAPPE pone l’accento sulla urgente necessità “di definire il futuro operativo della struttura detentiva di Aversa, che oggi vede presenti contemporaneamente internati e detenuti comuni. Un ‘minestrone’ che complica l’operatività dei poliziotti penitenziari”. E definisce“sorprendente l’atteggiamento di chi, dopo le gravi violenze dei giorni scorsi contro i nostri poliziotti, abbiano tentato di sminuire quel che è accaduto l’altro giorno, con poliziotti aggrediti e feriti e momenti di altissima tensione. Lo fanno, evidentemente, per coprire le loro reponsabilità”.