Pontecagnano-Faiano: PD incontra direttrice Museo

La riunione, voluta per chiarire le cause della chiusura della struttura e tenutasi nella sede museale stessa, ha fatto emergere che i maggiori impedimenti per la riapertura al pubblico sono: una serie di infiltrazioni presenti nella sala espositiva e la rottura degli impianti di riscaldamento. Considerata la “coraggiosa” scelta progettuale di creare una sala openspace priva di pilastri e composta da lucernari e tenuto conto che gli interventi messi in atto fino ad oggi sono stati temporanei e dunque non risolutivi, l’unica strada percorribile resta quella dell’eliminazione dei lucernari e della modifica del tetto. Tali lavori richiederanno 60 giorni di lavoro, a partire dal prossimo maggio (prima non è possibile iniziare perché per sostituire il tetto è necessario il bel tempo) e circa 200.000,00 euro di denaro, già impegnati dalla Soprintendenza di Salerno e preventivati dalla società che eseguirà l’intervento straordinario. Sul caso, i consiglieri comunali del Pd Fiore, Fusco, Lanzara, Ligurso e Sica, denunciano: “E’ possibile che i consiglieri comunali di opposizione si debbano sostituire all’Amministrazione? La chiusura del museo è un furto ai cittadini ed un’offesa alla loro intelligenza. Una risorsa come quella, che dovrebbe consentire sviluppo economico e turistico ed essere fonte di valorizzazione del lavoro, della storia e della cultura, non può essere lasciata in uno stato di abbandono e di inefficienza! E di questo l’Amministrazione, specie nella figura del Sindaco Sica e dell’Assessore al ramo Pastore, è la prima responsabile perché non solo non si è adoperata per il problema di cui sopra, ma neanche per la creazione di una rete con gli altri enti, con gli uffici turistici, con le agenzie di promozione o con le associazioni del territorio… Ci hanno derubato di tutto: della sala consiliare, della biblioteca, della guardia medica, del cinema, di luoghi dedicati allo sport (perché, come tutti sanno, anche il palazzetto di S. Antonio ed i vari campetti in erba sintetica sono inagibili) ed ora dell’ultimo posto dedicato alla cultura e al turismo. Ci hanno ingannati in campagna elettorale, promettendoci mari e monti – compresa l’apertura di un ingresso del museo da Piazza Risorgimento – e lo stanno facendo tutt’ora, privandoci di diritti ed opportunità”.