Agropoli: precisazioni di Alfieri su inchiesta giudiziaria

In merito alle notizie apparse su alcuni organi di informazione in data odierna, il sindaco di Agropoli, Franco Alfieri, afferma quanto segue: «La porta del sindaco di Agropoli, come è suo dovere, è aperta a tutti e le richieste più incessanti e frequenti sono, purtroppo, proprio quelle del lavoro e della casa. Non mi sono mai turbato per l’eventuale presenza di cimici nel mio ufficio, perché non ho niente da temere. In cinque mesi di intercettazioni le richieste di lavoro e casa sono state centinaia, provenienti da tanta gente comune.Si fa clamore mediatico su notizie inconsistenti dal punto di vista penale. Il tempo, e mi auguro breve, sgombrerà i dubbi anche su questi fatti, se dubbi ci sono. Si usa strumentalmente e maldestramente il termine “clan” pur essendo stato escluso proprio dalla magistratura.Se qualcuno, attraverso questi meccanismi, pensa di scoraggiare o di impedire di svolgere il mio ruolo da sindaco o per delegittimare o adombrare sospetti sui successi amministrativi e politici, non ha compreso quanto sia forte la mia determinazione e di come il mio impegno quotidiano sia accompagnato da una assoluta serenità. Come sindaco continuerò a ricevere tutti, senza dovermi preoccupare di distinzioni anche perché il più delle volte i cittadini che conferiscono con il sindaco hanno una comune problematica, lo stato di bisogno. Ed io, per chi mi conosce e per la mia storia, ho dimostrato che il consenso è stato ricevuto facendo sempre gli interessi generali e non basandolo sulle difficoltà delle persone. Tutt’altro. Il consenso l’ho sempre considerato quale risultato del progresso e della crescita di un territorio, creando la possibilità per tanti di vivere in condizioni migliori».