Baronissi: Moscatiello su terza corsia SA-AV

Il tragico incidente che si è verificato in Irpinia e che ha determinato lo sconvolgimento di un’intera zona del nostro Paese ripropone in maniera prepotente la situazione di pericolosità in cui versa il raccordo autostradale Sa – Av. In merito al rischio esistente in questo tratto di strada, i Comuni della Valle dell’Irno insieme alle diverse organizzazioni sindacali hanno da tempo fatto appello alle Istituzioni Nazionali affinché i lavori per la terza corsia fossero realizzati.  Tante le iniziative volte ad attirare l’attenzione e spronare l’avvio dei lavori per la realizzazione di un’opera fondamentale ai fini della messa in sicurezza di chi percorre quel tratto di strada: il Sindaco di Baronissi in maniera provocatoria convocò un Consiglio Comunale proprio nei pressi dello svincolo di Baronissi e la FENEAL UIL, con il segretario Luigi Ciancio, organizzò un presidio nei pressi dello svincolo di Lancusi, dove tantissimi operai rimasero a lungo notte e giorno in segno di protesta per il mancato avvio dei lavori. Il sindaco Moscatiello rivolge un personale appello al Ministro Lupi, sottolineando la gravità e la pericolosità del tratto di strada in oggetto, strategico collegamento tra le maggiori arterie della nostra Regione, unica congiunzione tra la Salerno – Reggio Calabria e la Caserta – Roma. Moscatiello sottolinea che quello della terza corsia è un progetto non solo presentato da tempo dall’ANAS e dunque già cantierabile, ma già in parte finanziato da fondi del CIPE. Risponde pertanto in pieno a quanto più volte sottolineato dal Presidente del Consiglio Letta, sulla necessità di opere che risolvano le esigenze del territorio e che siano soprattutto già realizzabili. “Mi rivolgo direttamente al ministro delle infrastrutture Lupi e al Presidente della Regione Caldoro – dichiara il Primo Cittadino – affinché rendano possibile la realizzazione della Terza Corsia sul tratto Mercato San Severino – Fratte della Sa – Av, che è uno dei più pericolosi non solo della Campania ma di tutta la rete autostradale nazionale. Il dramma della strage dell’A16 richiama l’urgenza di decisioni e la necessità di rendere operativa una burocrazia spesso lenta e farraginosa.