Egitto nel caos

di Rita Occidente Lupo

Tensione alle stelle: la piazza, scoppiata. Come già nel 2011, con la cacciata dell’ultimo faraone, il Paese nella crisi totale. Illuso che Morsi potesse donargli una boccata d’0ssigeno civile e democratica. Invece, ritrovato a veder soffocato ogni anelito alla libertà: proprio il Ministro della Difesa  El Sissi, adepto della prima ora dell’ex presidente, a reggere la situazione precipitata. Tra carri armati e stupri, urla e bottigilie molotov, feriti e Costituzione revocata: la road map, per arginare la reggenza fino a nuove elezioni. Intanto, le armi, quelle che l’Egitto ha saputo negli anni custodire, fornite dagli stessi Usa, un pericolo. Tra la fratellanza e l’opposizione, i fratelli islamici ed i dissidenti, nessuna breccia di riconciliazione. Lo scontro frontale, con tanto di revoca del mandato di Morsi, che non intende rinunciare al suo ruolo leaderista, emerso all’indomani delle elezioni popolari dello scorso anno.Domanda scontata, i prossimi scenari, giacchè il golpe militare non rende a Morsi il ruolo che rivendica, frutto delle recenti elezioni.