Salerno: XVIII ediz. Linea d’ombra – Festival Culture Giovani

Sarà il Teatro Verdi di Salerno ad ospitare la XVIII edizione di Linea d’Ombra – Festival Culture Giovani, promossa dall’Associazione SalernoInFestival e finanziata da Comune di Salerno e Fondazione Cassa di Risparmio Salernitana che si svolgerà quest’anno dal 5 all’8 giugno. Il cambio di location si è reso necessario alla luce di una sovrapposizione di eventi al Teatro Ghirelli/Parco Urbano dell’Irno (Area ex-Salid), concesso negli stessi giorni del Festival anche a un evento dell’Assindustria salernitana, sottostimando l’impossibile conciliabilità e compatibilità dei due eventi da un punto di vista logistico-organizzativo, di gestione degli spazi a disposizione e di fruibilità delle diverse utenze. Per superare l’empasse – comunicata alla macchina organizzativa di Linea d’Ombra in tempo non sufficiente per provvedere o solo pensare a spostamenti di date – lo staff del Festival ha accettato di buon grado la pronta e provvidenziale concessione del Massimo Cittadino da parte del Comune di Salerno. La nuova location consente lo svolgimento della XVIII edizione del festival, che aveva già dovuto spostarsi dal tradizionale appuntamento di aprile, e non si sacrifica il lavoro fin qui svolto dallo staff organizzativo e l’investimento dell’Ente che sostiene da anni l’iniziativa, in alcuni casi, come questo, praticamente da solo. Intanto, è pronto il programma delle “Visioni” proposte nella sezione “CortoEuropa” che presenterà ventuno cortometraggi selezionati tra circa 300 produzioni europee realizzate tra il 2012 e il 2013. La grande vivacità e gli investimenti maggiori nella produzione cinematografica di Spagna e Germania è il primo dato che emerge nella selezione: ben 5 i titoli provenienti dallo stato iberico, 4 invece i prodotti tedeschi, contro 1 sola opera italiana selezionata, segno di una certa difficoltà della produzione audiovisiva nel nostro Paese. In rassegna, storie e tecniche disparate ed eterogenee, dal neorealismo estremo di Aquel no era yo di Esteban Crespo (Spagna/Africa, 23′, 2012) sulla guerra in Africa e i soldati bambini e di 45 Degree di Georgis Grigorakis (Grecia, 14′, 2012), intenso scorcio sulla crisi ellenica, al surrealismo più spinto di Elefante di Pablo Larcuen (Spagna, 9′, 2012), racconto grottesco della metamorfosi animale del protagonista, e di Ziegenort di Tomasz Popakul  (Polonia, 19′, 2013), film d’animazione sperimentale presentato con successo a Rotterdam. La mania di facebook in Steffi gefallt das di Philipp Scholz (Germania, 5′, 2012), l’incomprensione linguistica in Rhinos di Shimmy Marcus (Irlanda, 7′, 2012), l’apologia della crisi di identità maschile in Man in Pack di Anna van der Heide (Olanda, 10′, 2012), la fuga dal duro addestramento militare in Dedowtschina di Maxim Kuphal Potapenko (Germania, 20′, 2012), i ‘diversamente’ complicati rapporti padre – figlio in Die Shaukell des sargmachers di Elmar Imanov (Germania, 29′, 2012) e Fliehkraft di Benjamin Teske (Germania, 22′, 2013), il dilemma dell’eutanasia in Full of life di Vincenzo Mineo (Italia, 15’, 2012), l’unico italiano in concorso, sono altri temi caldi raccontati nei film in concorso. La variopinta carrellata di opere, difficilmente visibili nei circuiti commerciali, propone anche storie sui generis, borderline, come il naufragio raccontato in Cavo d’Oro di Siamak Etemadi (Grecia, 28′, 2012), la guerra tra poveri (in questo caso due ambulanti) di Watermelon di Tato Kotetishvili (Polonia, 11′, 2012), la paradossale invasione di insetti di Flytopia di Karni & Saul (Regno Unito/ Ungheria, 20′, 2012), la creazione di una tata robot al centro di The girl with the mechanical maiden di Andrew Legge (Irlanda, 15′, 2012).Completano la sezione Anacos di Xacio Bano (Spagna, 6’30”, 2012) incentrato sulla figura materna, Zombi di David Moreno (Spagna, 12′, 2012), commedia sulla progressiva perdita di memoria di un anziano signore, Prologo di Lucas Figueroa (Spagna, 8′, 2012) corto su come la vita può cambiare nell’arco di pochissimi secondi, Sevilla di Bram Schouw (Olanda, 12′, 2012), storia di viaggio che cambia la vita dei tre protagonisti,  Column di Ujkan Hysaj (Kosovo, 22’, 2012), che mette in scena il dramma della guerra in Kosovo e le sue insostenibili crudeltà, Sessiz / Bé Deng di Rezan Yesilbas (Turchia, 14’, 2012), delicato ritratto della dura condizione di vita dei curdi in Turchia. I film in concorso saranno giudicati da una giuria composta da 150 persone che hanno compiuto 16 anni di età. È possibile iscriversi fino al 5 giugno 2013 compilando l’apposito form nella sezione Iscrizioni sul sito del Festival (www.festivalculturegiovani.it). L’iscrizione è gratuita. Le preferenze saranno espresse mediante un carnet di schede, attraverso cui è possibile attribuire, ad ogni film in concorso, un voto da 1 a 5. La media dei voti espressi determinerà i vincitori della sezione. Al miglior corto 2013 verrà attribuito un premio in denaro dell’ammontare di €2.000,00 lordi. Un interrogativo sul senso della vita oggi, “Smart Life – Vita intelligente?” è il provocatorio tema forza dell’edizione 2013 in cui si cercherà di scandagliare, attraverso le azioni performative e gli incontri, le contraddizioni tra l’apparente scatto qualitativo scaturito dal progresso tecnologico, per cui tutto oggi appare o tende a essere intelligente (grazie ai dispositivi elettronici che, plasmando il cervello, sembrano rendere la nostra esistenza più facile e felice) e i dati poco organicamente globali di economia, prospettiva di vita, alfabetizzazione, che tutto mostrano tranne che un impegno e un disegno comune di vita intelligente.