Salerno: Giuseppe Gallo, presidente Confartigianato sui fondi d’ Italia lavoro

Potremmo considerare lodevole l’iniziativa di Italia Lavoro per facilitare il ricambio generazionale nelle imprese, agevolando la creazione di nuova imprenditoria per il trasferimento d’azienda, ma la criticità che in questo momento storico si pone, ci richiama ad una seria presa di posizione che non ci consente di condividere a pieno un intervento del genere.  Favorire l’accesso dei giovani ai mestieri tradizionali, significa innanzitutto consentire che le aziende artigiane, di prima generazione, possano effettivamente sopravvivere all’attuale e dirompente crisi. Parlare di creazione di nuova impresa, seppur legata ad un trasferimento da una generazione all’altra, con contributi di 5 o 10 mila euro, è fuorviante e certamente non garantisce la sopravvivenza della stessa.“L’impresa artigiana, dichiara Giuseppe Gallo, Presidente della Confartigianato Salerno, è sottoposta, come tutte le aziende in Italia, ad una pressione ormai insostenibile che ne determina purtroppo in numerosi casi, la chiusura. Abbiamo direttamente constatato nell’ultima Commissione Provinciale per l’Artigianato, che a fronte di 51 nuove imprese che hanno richiesto l’iscrizione all’albo, ben 135 hanno fatto richiesta di cancellazione, ovvero chiudono l’attività artigiana. Trovo “strumentale” parlare di creazione di nuova imprenditoria attraverso l’intervento di ITALIA LAVORO volto a favorire il rinnovo del tessuto dell’imprenditoria di tradizione, quando diventa quanto mai indispensabile in questo momento, intervenire a sostenere le attività artigianali esistentirispetto a due decisive criticità: la burocrazia e il credito. La stessa Unione Europea nell’Action Plan del Programma “Entrepreneurship2020”, ribadisce l’importanza di innescare una rivoluzione che possa innalzare lo spirito imprenditoriale ad un livello superiore in Europa ma innanzitutto attraverso un miglioramento delle condizioni quadro per le attività degli imprenditori e per la conservazione, la gestione e la trasmissione di capitale imprenditoriale esistente. Quindi innanzitutto la necessità di ridurre gli oneri amministrativi e attivare sistemi di  regolamentazione intelligente, con la possibilità, laddove si sono rappresentate situazione di forte disagio imprenditoriale, forme di supporto per una seconda partenza per gli imprenditori onesti”