Vaccino contro l'Aids

di Rita Occidente Lupo

Ancora la ricerca scientifica con passi da gigante nel nostro tempo. Specialmente verso quelle malattie che ancora seminano panico per l’elevata mortalità. Frutto del tempo, l’Aids, a braccetto con la sieropositività. Da Barcellona, un vaccino in grado di bloccare temporaneamente la replicazione del virus Hiv, sì da ridurre la carica virale fino a un massimo del 90%, risultato simile a quello ottenuto con i farmaci antiretrovirali. Il benefit sanitario, dura massimo  un anno!Alla luce degli aggiornati dati dell’OMS, il numero dei pazienti, circa 34 milioni, in rincaro rispetto al passato, fa comprendere che tale infermità, non destinata ad arrendersi. Anche se risultano maggiormente a rischio i Paesi in via di sviluppo, quali l’Africa e parte dell’Asia, anche in Italia maglia rossa per Lazio e Lombardia. La sieropositività, contatto del virus, non giocoforza deve sfociare nell’Aids, allorquando questi entra nell’organismo, tramite sangue, mucose, dando origine alla malattia vera e propria. Alla luce delle costanti campagne preventive odierne, il rincaro di casi registrato, specialmente tra coppie etero, non sempre attente nella gestione sessuale, come le omo che, proprio perché maggiormente a rischio, adottano norme di sicurezza con naturale oculatezza. In quanto ai Paesi africani, il preservativo unico mezzo per scongiurare il contatto infetto, del quale anche la Chiesa, nei viaggi apostolici del Papa Ratzinger, ha fatto menzione, attirandosi inevitabili querelle di sorta.