Rimini: karateFarella Jacopo campione italiano

Ai campionati nazionali CSEN 2012 di karate tenutisi alla Fiera di Rimini nelle giornate del 27 e 28 ottobre u.s. l’atleta Farella Jacopo  della Nuova Polisportiva Bellizzi si è laureato Campione Nazionale per la categoria dei fino a 45 chilogrammi, nella specialità del combattimento individuale per la classe esordienti A, ragazzi tra i 12 e 13 anni. Ottima è stata la performance del giovanissimo samurai, che ha sbaragliato tutti i contendenti che gli si sono presentati, con una prestazione atletica degna dei più maturi combattenti di questa splendida arte marziale. “Jacopo è un ragazzo forte e determinato – ha detto con estrema convinzione il Presidente della associazione bellizzese  Sonia Doto – è ci stupisce sempre per la sua tranquillità e caparbietà. E’ maturo per ulteriori vittorie e per un futuro degno da campione di vita.” Buona è stata anche la prestazione degli altri atleti che invece si sono cimentati nelle forme, Alessio Martino e  Emilio Clarizia, che per pochi centesimi di punto non hanno potuto cimentarsi nella final four, la finale a quattro per stabilire la classifica finale che avrebbero  ampiamente meritato, se non entrambi, ma almeno uno dei due. Ma lo sport è anche questo, anzi è soprattutto questo, dedizione e partecipazione, senza pensare che il tutto si risolva solo con una medaglia. Alessio e Emilio –dice il coach che li ha accompagnati in questa difficile competizione Pietro Antonacchio – da molto tempo meriterebbero il podio ad ogni gara. Spesso arriva e qualche volta lo mancano per un punto.” Ma d’altra parte, ove sono gli arbitri a decidere su una prestazione con un proprio valore di giudizio, spesso accade che qualche incomprensione possa esserci. Nel calcio accade di peggio che sei arbitri insieme annullano un goal regolare per assegnarne, sempre gli stessi sei, uno in fuori gioco. Eppure dopo pochi giorni si riprende a giocare. Lo sport è come la vita, anzi è una parte essenziale della vita. Comunque sia andata oggi, da domani devi sempre riprendere a correre, che tu sia gazzella o leone, che sia vinto o vincitore. E’ questo lo spirito del karate e la sua vera essenza. La competizione è solo un momento in cui ci si cimenta con le proprie abilità acquisite, per migliorale e migliorarsi. Ed è questo l’unica cosa importante dopo una gara: ritornare alle proprie case, tutti insieme, che si sia genitori o figli, tecnici o accompagnatori , uomini o donne migliori.   

 

 

 

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