Salernitana alla sua terza vittoria di fila, battuto anche il Borgo a Buggiano

Maurizio Grillo

10 punti in 4 partite: la cura Perrone funziona. I granata raccolgono la terza vittoria consecutiva superando in rimonta 3-1 il Borgo a Buggiano. La gara odierna non ha offerto grandissimi spunti tecnici e non sarà certamente una di quelle da tramandare ai posteri: ne è la dimostrazione il fatto che le quattro marcature siano state messe tutte a segno su palla inattiva, due su rigore e due da corner. La Salernitana ha vinto giocando da “provinciale”, aggettivo tanto in voga negli ultimi tempi per definire una gara impostata sul contropiede disputata da una formazione di maggiore caratura rispetto a quella avversaria. In piccolo la Perrone band ha ricorda un po’ l’Inter di Stramaccioni quando, specialmente nella ripresa, ha lasciato possibilità di manovrare agli avversari per poi fiondarsi a molla negli spazi vuoti lasciati dai toscani e chiudere la gara. La qualità di gioco non è stata delle migliori, ma era fondamentale continuare a mettere fieno in cascina per non perdere terreno dal sorprendente Aprilia. Iannarilli ha disputato una gara sufficiente. Il numero uno granata è incolpevole sul penalty toscano (era davvero impresa ardua intercettare la conclusione di D’Antoni) e si è distinto per due interventi provvidenziali su punizioni dal limite di Nolè e Goncalves. Luciani ha presidiato diligentemente la propria area di pertinenza in fase difensiva, ma dovrebbe acquisire maggiore sicurezza con il pallone tra i piedi, eseguendo con maggiore precisione i cross dalle fasce. Molinari ha il merito d’aver siglato il gol del 2-1 con un imponente stacco di testa, sebbene facilitato da un’uscita a farfalle di Gaffino, ed ha disputato una buona prova. Tuia ha fatto il compitino, anticipando sempre con puntualità gli attaccanti avversari. L’unico appunto che gli si può fare è il fatto d’aver causato qualche fallo di troppo al limite dell’area. Montervino non ha giocato come nelle precedenti gare. Il capitano granata ha messo in salita l’incontro con il fallo di mano in area dopo soli due giri di lancette, si è fatto ammonire per la quinta volta in sette gare disputate ed ha rischiato in più d’una circostanza d’essere espulso per doppio giallo. Perrone lo ha sostituito a fine gara, ma forse avrebbe dovuto richiamarlo anzitempo in panchina. Perpetuini è stato colui il quale ha riequilibrato le sorti dell’incontro. Il centrale di centrocampo scuola Lazio, al battesimo del gol in maglia granata come Molinari, ha coronato con un bel gol la sua prestazione di sostanza e qualità nella zona nevralgica del campo. Mancini è sembrato un po’ in ombra. I suoi piedini vellutati non sono sembrati a loro agio sul manto erboso dell’Arechi, allentato e reso pesante dalla pioggia caduta nei giorni scorsi. Il numero dieci granata ha, comunque, giocato un’infinità di palloni confermandosi punto di riferimento importante per la squadra. Ricci, all’esordio in maglia granata, ha offerto una buona prova, mostrando una buona corsa sull’out ed una buona velocità nelle gambe. E’ uscito anzitempo dal campo per problemi muscolari. Guazzo, liberato probabilmente anche dall’ingombrante presenza di Ginestra, con il quale era obbligato a dividere l’area di rigore, ha giocato una buona gara, realizzando due reti annullate per fuori gioco e trasformando con freddezza il rigore che ha fissato l’incontro sul definitivo 3-1. Gustavo non ha illuminato la platea con giocate ad effetto, condizionato, probabilmente, dalla sua posizione in campo e da un campo che non favoriva i calciatori con maggiori doti tecniche. Il brasiliano, schierato quest’oggi, sull’out sinistro dell’attacco, sembra maggiormente a proprio agio quando viene schierato dietro le punte. Il folletto granata ha, comunque, il merito d’essersi guadagnato il rigore in favore della Salernitana. Vettraino, che ricorda un po’ Aurelio, ex attaccante granata nell’ultimo anno dell’era Lombardi, per fisico e movenze, ha dimostrato d’avere buoni numeri confermando le buone impressioni emerse negli allenamenti, mentre Capua e Adeleke hanno giocato troppo poco per poter essere giudicati. Era importante fare i tre punti ed alla fine la vittoria è arrivata nonostante una prova non certo esaltante. Prosegue la striscia positiva così come la risalita in classifica. La vetta, occupata dalla sorpresa Aprilia, dista 8 punti: guarda caso si tratta di quelli andati alle ortiche dopo il disastroso avvio di campionato con Galderisi. Con Nanu la squadra ha, infatti, raccolto solo un punto nelle prime tre giornate di campionato. La speranza è che questa partenza ad handicap non condizioni il cammino della truppa granata. Un vecchio adagio recita: “Il cavallo buono si vede a lunga corsa”. Tocca alla Salernitana dimostrare strada facendo il proprio valore e lottare per l’obiettivo prefissato ad inizio campionato: la promozione in Prima Divisione.