Cava de’ Tirreni: Gravagnuolo “Città ferma nella progettualità”

Di crisi generale della politica, parla il leader dell’opposizione metelliana Luigi Gravagnuolo, che registra un consistente numero di scettici nei confronti dell’ars civica. “Non è questione di schieramenti- commenta Gravagnuolo- ma d’identità. In entrambi i Poli si nota una crisi dei vertici dirigenziali -.L’opinione pubblica non palesa stima verso un sistema, troppo intento all’opportunismo personalistico, più che al benessere civico. Di qui il tenersi lontani da certi circuiti, giacchè la politica non riesce a rigenerarsi. Ovviamente i contesti, diversi. Salerno, per esempio, una città in cui i cittadini hanno le idee chiare su candidati, per le prossime amministrative e programmi. In altre realtà, come Napoli, sfugge addirittura la conoscenza dei singoli candidati, per cui procedono spesso quasi a tentoni. In tale ottica, evidente l’astensionismo che può allignare.” In quanto agli orientamenti del panorama nazionale, tanto da dire anche sull’attuale tenuta del centro-sinistra. “Evidente che il centro-sinistra stia tentando un’ascesa, ma l’attuale governo deve ultimare il mandato, prima di poter esser valutato. Non conviene ad alcuno sentirsi responsabile di un’eventuale caduta, che potrebbe inficiare anche la valutazione finale. Alle urne politiche, nel 2013, tranne qualche colpo basso, che potrebbe ledere gl’interessi democratici del Paese, che hanno mandato al governo, con larga maggioranza, il centro-destra”. Sull’attuale situazione cavese, dopo che Gravagnuolo assegnò le dimissioni, accelerando le comunali, amari commenti: “La situazione amministrativa è stabile, nella cittadina dei portici. Altra cosa, dir che sia valida: sarebbe un falso! Difettano la progettualità, la programmazione e lo spirito di servizio. Quest’ultimo, sotto gli occhi di tutti, per tantee falle, tipo sia  gestione parcheggi, che stessa manutenzione stradale. Clamoroso anche il caos che scorta l’assegnazione alloggi, ai tanti che vivono ancora nei container di lamiera. Troppa approssimazione a riguardo! Il consigliere regionale Giovanni Baldi s’impegna proficuamente:  sa vender bene le poche cose che realizza! Inutile negare che l’opposizione, al suo interno , non è coesa, per cui ognuno procede autonomamente, senza un afflato coordinativo.” In conclusione, un suggerimento al sindaco Marco Galdi: “La sua peggior pecca, la chiusura alle critiche. Anch’io farei lo stesso, qualora fossero pregiudiziali e non propositive. Galdi non ascolta, perchè ritiene una diminutio al suo operato tesoreggiare delle osservazioni costruttive. Mi spiace che la città sia ormai paralizzata nell’attività e che il progetto, al quale tenevo molto, abbia subito un’ingessatura. Serenamente, giacchè non ho mai amato la poltrona per rampante ambizione, continuo con Città Democratica, un’associazione che si muove in svariati ambiti, il mio impegno per il territorio, con una serenità consona a chi si vede defalcato da notevoli responsabilità, che investono il ruolo di primo cittadino!”