Regione che vai…dolce che trovi!

di Rita Occidente Lupo

Il periodo natalizio finisce per tramutarsi in una pausa di piacevole “abbuffata”, che non conosce limiti alla golosità. I dolci, prendono per la gola un po’ tutti, nella loro varietà. Su ogni mensa, dai fichi ricoperti di cioccolato, ai torroni millegusti. Tra croccanti struffoli, affogati nel miele e calzoncelli, rigonfi di castagne: coloratissima pasta di mandorle ed annerita frutta secca, coesistono tra complici panettoni e pandori innevati. Innaffiati da vincotto e frizzante spumante. Il Natale non sarebbe tale se non rispettasse le tradizioni. Accanto all’abete ed al presepe, il rosso degli addobbi, inghirlandato d’oro augurale. In Abruzzo il Parrozzo, panettone semisferico di semolino o farina gialla, mandorle tritate, buccia d’arancia, ricoperto di cioccolato fondente, accanto allo zucchero caramellato e cioccolato fuso. I ripieni molisani, invece, con tanta marmellata d’amarene, a mo’ di saccottini. In Campania, tra “diavolini” mille colori, roccocò e mostaccioli, con pasta del divin amore e zeppole tipiche della Costiera Sorrentina, condite con miele e diavulilli, i “Calzoncelli”, con crema di cioccolato, pere cotte e castagne lesse. In Basilicata le Chinulille, con impasto a base di ricotta e zucchero, mentre in Puglia le “Cartellate”, strisce di pasta arrotolata,  ricoperte col vincotto e Mandorlaccio, preparato con farina di mandorle, miele e mandorle pralinate. I Fichi chini calabresi, gonfi di frutta secca, cacao amaro in polvere, cannella, polvere di garofano e mosto cotto, prelibatezza irresistibile! Anche la Sicilia si difende agguerrita: Buccellati, biscotti ripieni di frutta secca, Nucatoli, dolci alla cannella e Mostaccioli, preparati con farina, scorza d’arancia tritata, miele e uova. In Sardegna, i “Papassini”, biscotti a base di uova e strutto, conditi con noci e uva passa, chiudono in dolcezza il ventaglio natalizio.