Salerno: capitaneria di porto, guardia costiera, giornata di intenso lavoro
Dalla serata di ieri, gli uomini della Capitaneria di porto – Guardia Costiera – di Salerno, sono stati impegnati a seguito dell’ evento occorso alla Motonave Grande Salerno, che in rada dava fondo in prossimità dei cavi telefonici Telecom in fibra ottica sottomarini che da Salerno sono diretti in Calabria e a Napoli. Nell’immediato si è prestata assistenza alla Motonave che aveva afferrato sulle marre il cavo telefonico, disponendo l’invio in zona del rimorchiatore portuale Portogallo e della Motovedetta CP. 854, le operazioni rese difficili dalle avverse condizioni metomarine in zona con mare agitato e forti raffiche di vento, si sono concluse con successo e la nave è successivamente entrata in porto a Salerno dove ha effettuato regolari operazioni commerciali. Al Comandante è stata elevata una sanzione amministrativa di € 1.000 per aver violato l’ordinanza n° 06/08 che vieta l’ancoraggio e la pesca a strascio entro i 500 mt. dai predetti cavi. La sua stessa posizione è, altresì, al vaglio dei militari per gli aspetti penali connessi. Sempre nel pomeriggio odierno, è stata inviata da un natante nei pressi dell’ Isola dei Galli una richiesta di soccorso in quanto un subacqueo non riemergeva. L’amico a bordo dell’ imbarcazione appoggio che seguiva il galleggiante costituito da una latta in plastica e usato come segnale, a un certo punto accortosi che lo stesso andava alla deriva provvedeva a recuperarlo costatando che la relativa cima non era più vincolata all’amico. Attimi di panico da parte dello stesso che ha segnalato l’emergenza alla sala operativa tramite il numero blu 1530, l’immediato intervento della Motovedetta dipendente CP. 854 ha consentito di ritrovare il subacqueo in buone condizioni di salute. A carico dello stesso, però, è stata elevata una sanzione di € 2.000 per non aver usato il prescritto segnale cosi come prevede l’ordinanza n° 49/09, che si richiama: nelle immersioni diurne, da una bandiera rossa con diagonale bianca, posizionata su di un galleggiante ovvero issata sull’eventuale unità navale di appoggio, visibile a non meno di 300 metri di distanza; se in subacqueo è accompagnato da mezzo nautico, la bandiera deve essere issata sul mezzo nautico; nelle immersioni notturne o in condizioni di scarsa visibilità, da una luce lampeggiante gialla, visibile, a giro di orizzonte, ad una distanza non inferiore a 300 metri e posizionata su di un galleggiante ovvero sistemata sull’eventuale unità navale di appoggio. Per le immersioni notturne, il subacqueo deve, altresì, essere munito di una pila personale e di un’ulteriore fonte luminosa fissa.