Salerno: Guardia Costiera, repressione pesca abusiva, sequestro reti a strascico

Durante la notte la Guardia Costiera di Salerno ha messo in atto un operazione di polizia marittima finalizzata al contrasto della pesca abusiva. All’esito della stessa è stato denunciato il Comandante di un grosso peschereccio di 36 metri per violazione delle leggi sulla pesca marittima e al tempo stesso è stata eseguita la confisca delle reti utilizzate illegalmente. Il personale della guardia costiera, appostato da diverse ore su un’imbarcazione civetta, ha sorpreso il peschereccio in piena notte mentre pescava, con le reti completamente calate a mare, davanti al litorale di Pontecagnano, a circa 1 miglio dalla costa e su un fondale di 28 metri. L’operazione è stata condotta in coordinamento con militari a terra e a bordo della motovedetta, che scortava, poi, il peschereccio in porto a Salerno. L’attività a cui era intento il peschereccio, era palesemente illecita, in quanto la pesca a strascico, a causa dei danni che causa all’ambiente marino, è assolutamente vietata nella fascia di 1,5 miglia dalla costa, mentre fino a una distanza di 3 miglia è consentita solo se il fondale supera i 50 metri. I limiti peraltro sono stati rivisitati in senso restrittivo rispetto al passato con il Regolamento CE 1967/2006 (entrato in vigore a giugno di quest’anno), a dimostrazione che tale materia è considerata molto sensibile dalla Comunità Europea. Si evidenzia che la confisca dell’attrezzatura illegale costituisce uno strumento repressivo più efficace rispetto al semplice sequestro in quanto, a differenza di quest’ultimo, priva definitivamente chi ha commesso il reato dei mezzi illecitamente utilizzati, che non possono più essergli restituiti. 

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