Circoli per l’ambiente: manifesto per gestione corretta dei rifiuti

“Inutile negarlo. In Campania l’emergenza rifiuti ancora c’è. E continuerà ad esserci fino a che non si inizierà un percorso concreto di avvio alla raccolta differenziata e alla costruzione degli impianti, primi tra tutti i termovalorizzatori e quelli di compostaggio, attualmente inesistenti”. Sulla base di questi presupposti i Circoli dell’Ambiente hanno deciso di lanciare un ‘manifesto’ per una Campania ‘libera dalla spazzatura’. Legalità, impianti e differenziata: questi i tre pilastri su cui dovrebbe poggiare un’azione efficace di riduzione della spazzatura e di un corretto ciclo di smaltimento. “Un manifesto per la legalità nel ciclo dei rifiuti – osserva Alfonso Fimiani, presidente dei Circoli dell’Ambiente – è il modo giusto per superare la nuova crisi nella gestione della spazzatura campana”. Per Fimiani si dovrebbe smettere di “parlare e puntare a un target minimo di raccolta differenziata del 50% sotto il quale dovrebbe, al contrario, scattare il commissariamento dei comuni inadempienti”. Nel frattempo, “ringraziamo Guido Bertolaso per l’ottimo lavoro, e auguriamo buon lavoro al nuovo capo della Protezione civile prefetto Franco Gabrielli convinti che il Dipartimento continuerà sulla strada giusta”. Eppure, “in un territorio profondamente segnato ci sono isole felici che raggiungono quote di differenziata del 60%”. Come, per esempio, avviene a Castel San Giorgio, un paese in provincia di Salerno, che secondo il presidente dei Circoli dell’Ambiente, dovrebbe esser presa “da esempio anti-emergenza sia a livello regionale che per tutto il territorio nazionale”. Da questa oasi, che dell’emergenza non ne ha nemmeno sentito parlare, i Circoli dell’Ambiente hanno lanciato la campagna – ‘Il nostro rifiuto, la vostra risorsa’ – co-finanziata dalla provincia di Salerno, per la ‘riduzione responsabile’ dei rifiuti attraverso un sostegno reale ai cittadini grazie, per esempio, all’apertura di oltre 100 Sportelli informativi ambientali (Sia) in tutto il territorio campano. Per intenderci, dice Fimiani, “attraverso una riduzione dei rifiuti del 10% (parlando di un aspetto del progetto (www.ilnostrorifiutolavostrarisorsa.info) con consumi responsabili, e un aumento della differenziata del 10%, si può ottenere un taglio pari a 300.000 euro all’anno sulle tariffe dovute al consorzio, risparmiando una media di 55 euro a famiglia sulla Tarsu”. L’obiettivo finale di Castel San Giorgio è comunque quello di passare alla gestione privata: dei 2.500.000 del bilancio comunale speso per i rifiuti, si potrebbe risparmiare fino a 1.000.000 l’anno.