Federalismo/Welfare: Ens, fondamentale eliminare e non ridurre differenze fiscali per i cittadini

Garantire pari dignità di spesa e un innovativo welfare per i cittadini del Sud, è in questi termini l’azione messa in campo dall’Ens Campania in relazione al federalismo che il Governo intende attuare. “I  livelli essenziali e il fondo di perequazione previsti nel pacchetto federalismo devono garantire l’eliminazione e non la mera riduzione delle differenze nella capacità fiscale per abitante – cosi si esprime Camillo Galuccio, presidente del Consiglio Regionale Ens – Solo eliminando  realmente il divario tra Nord e Sud  è plausibile ipotizzare il solo impegno delle Regione, derogando dai principi costituzionali che impongono pari dignità e diritti ai cittadini” . L’Ens Campania combatte una battaglia che si è ulteriormente acuita negli ultimi mesi a seguito del grave ridimensionamento dei servizi essenziali di welfare che si registra nella nostra regione. Per Camillo Galluccio, che ha anche un ruolo di vicepresidente del Fand, (l’ente che riunisce le associazioni  di disabili) gli interventi di protezione sociale devono essere coniugati all’interno di strategie pubbliche che affermino e tutelino i diritti di cittadinanza, per cui le azioni, le politiche e gli istrumenti – rivolti alle persone svantaggiate e con disabilità devono essere più strutturalmente integrate con le politiche socio-sanitarie. “La Regione, se vuole davvero garantire pari opportunità, deve dotarsi di risorse significative che denotino obiettivamente se le intenzioni di chi governa sono per lo smantellamento o per un rilancio del welfare. Già la prossima legge finanziaria come i programmi della Regione Campania e degli enti locali   devono essere occasione per questo necessario salto di qualità, considerando sia le risorse ordinarie che quelle provenienti dai Fondi Strutturali e dal Fondo per le Aree Sottoutilizzate”.  Galluccio paventa dunque la concreta difficoltà della Regione che a seguito delle disposizioni federaliste, potrebbe non riuscire a garantire  livelli europei di welfare. “In questo momento di crisi della stessa struttura regionale, sospesa dalla mancanza di risorse – continua Galluccio- sembra paradossale che l’Ente possa garantire quanto prevede il pacchetto legislativo federalista, ecco perché invito tutte le forze politiche e sociali a condividere un piano e definire reali obiettivi.  E’ ora  di fare posto  a politiche mirate e soprattutto condivise da chi opera come noi quotidianamente al servizio di persone svantaggiate ”. Intanto L’Ens si mobilita per il prossimo 14 ottobre, prevista una manifestazione di protesta che sarà eseguita di fronte alle Prefetture per chiedere ai parlamentari di approvare il Ddl del Lis la Lingua Itaiana  dei Segn, ferma ormai da tempo in commissione. “E’ una battaglia che va sostenuta senza pari , e noi con il nostro silenzioso modo di protestare, dimostriamo che essere sordi non significa non poter vivere una vita dignitosa in cui l’individuo è messo al centro e garantito per un reale inserimento occupazionale e l’interazione mediante una lingua comune con il resto dei cittadini. “