Olevano: storie e volti al crocevia della Missione

Padre Oliviero Ferro

Il caldo ci ha fatto uscire di casa, per andare….al mare, direte voi. Noo, siamo andati all’oratorio di Ariano di Olevano per vivere insieme ad altri giovani, una quarantina circa,  un’esperienza missionaria in questa estate in varie zone della Diocesi. E’ il tema che viene sviluppato è “storie e volti al crocevia della missione”. Tutto è cominciato l’8 giugno e andrà a vanti fino al 12 giugno 2010 nella zona di Battipaglia e Olevano. Insieme ai Saveriani e agli animatori,partecipano una quarantina di giovani di varie età. Il perché di questa iniziativa lo possiamo riassumere in queste idee: responsabilizzare i giovani, far vivere una realtà diversa, conoscere la missione, aiutarli a comunicare di più con le loro famiglie. Abbiamo incontrato qualcuno di questi giovani.

Lasciamo prima di tutto la parola a Francesca, una delle animatrici. Il tema, ci dice, viene affrontato da diversi punti: i bambini e i diritti, i giovani e la speranza, gli adulti e la responsabilità,gli anziani e la saggezza. Utilizzando sia dei video, che delle testimonianze, come pure laboratori, testi e canzoni. Al mattino, dalle ore 9, si comincia con la preghiera e la presentazione del tema. Più tardi si fa un volantinaggio nella zona per preparare la gente per la raccolta degli indumenti (che verranno venduti per inviare dei soldi in missione). Dopo la pausa pranzo,il gioco, si comincia con le attività pratiche. Verso le ore 18:messa, lectio divina, adorazione, ecc.(secondo i vari giorni). In serata, Festa aperta a tutti, dove viene condiviso il lavoro della giornata. Ora ascoltiamo due protagonisti. Marco (17 anni). E’ venuto per fare una esperienza nuova, conoscere nuove realtà e per vivere un modo nuovo di stare insieme con altri ragazzi. E’ stato colpito da alcuni temi: il rapporto tra le generazioni, i diritti del bambino e la responsabilità-maturità dei genitori. Pensa che nella sua vita ha aggiunto la voglia di fare comunione con gli altri e di conoscere meglio le persone. RAISSA(19 anni,con una esperienza scout) ci dice che è venuta per fare una esperienza nuova e conoscere nuove realtà. Si è sentita mettere in discussione dal fatto che bisogna passare dall’esteriorità alla interiorità della persona. Ha capito che ci si può divertire anche pregando(canto, danza). I vari personaggi-testimoni (una suora che gioca a calcio, un giovane che ha fatto il volontario in Africa, 2 ragazze che a causa di cure sbagliate hanno accettato la loro malattia) l’hanno fatto riflettere. Si augura per il futuro di migliorare nel capire l’interiorità delle persone,soprattutto nel suo servizio all’oratorio e anche personalmente. Queste esperienze proseguiranno anche in altre zone della Diocesi. E’ un modo per far capire che si può vivere il periodo estivo in modo intelligente e costruttivo.