San Rufo: Consorzio di Bacino Sa 3, rinviate decisioni sui lavoratori

 Si è svolta, presso l’aula delle conferenze del Centro Sportivo Meridionale di San Rufo, l’Assemblea Generale, in seduta straordinaria urgente, del Consorzio Rifiuti Bacino Salerno 3. Due gli argomenti all’ordine del giorno dei quali si è dibattuto: informativa sull’esito della procedura per l’accesso agli ammortizzatori sociali in deroga e di ogni altra iniziativa posta in essere per il superamento dell’attuale crisi aziendale. Riduzione del personale per esuberi e adozione dei provvedimenti di competenza dell’Assemblea; informativa della procedura attivata dall’amministrazione provinciale in attuazione della legge di conversione del D.L. 195/2009 – provvedimenti di competenza dell’Assemblea. Al termine di un’articolata discussione, l’Assemblea, all’unanimità, ha deciso di aggiornarsi entro la fine del corrente mese. Tale rinvio è scaturito dai programmati incontri che si terranno tra i vertici del Consorzio, le organizzazioni sindacali ed i rappresentanti dell’Ente Provincia di Salerno.  Nell’ambito di detti incontri si discuterà sia del futuro occupazionale dei lavoratori (attualmente impegnati nel servizio di  raccolta dei rifiuti  solidi urbani) sia dello scorporo del ramo d’azienda rifiuti da quello dello sport, così come stabilito dalla Legge 26/2010.“Con estremo senso di responsabilità politico-amministrativa, sottolinea il presidente del CdA del Consorzio, Vittorio Esposito, l’Assemblea ha deciso di soprassedere in attesa di conoscere quanto previsto nel realizzando Piano Industriale della Provincia di Salerno e di attendere, altresì, le decisioni dei sindacati in merito all’attivazione delle procedure per la Cassa integrazione per i nostri dipendenti”. Il ricorso alla Cassa integrazione, difatti, sarà possibile soltanto, così come previsto dalle vigenti normative, a seguito della firma delle organizzazioni sindacali. Nel corso dell’Assemblea, infine, si è posta in rilievo la grave situazione economica in cui versa l’ente consortile di San Rufo, situazione simile anche per gli altri Consorzi campani, derivante dalla cessazione dell’emergenza rifiuti in Campania a seguito della quale la Presidenza del Consiglio dei Ministri, dal primo gennaio 2010, non eroga più in conto esercizio i fondi  necessari destinati a coprire, in parte, il costo del personale.