Costiera Amalfitana: Atrani a furor di popolo

‘Torna’ l’ICI sotto mentite spoglie. Aumento del 100%. In crisi l’amministrazione comunale.Si ribellano l’opposizione e l’intero paese. Berlusconi continua ad ammansire gli italiani, non perdendo l’occasione per gridare a destra e a manca che lui non metterà mai le mani nelle loro tasche. Sarà pure vero. Lui forse no. Ma i suoi ‘delegati’, coloro ai quali il suo governo concede deleghe periferiche (regioni, province, comuni, per intenderci), sì, altro che sì.  Un esempio su tutti? Citiamo quello del più piccolo comune d’Italia: Atrani. Che, con ogni probabilità, ha applicato finora l’aumento più alto incredibile della tassa sulla spazzatura. Il 100% di aumento. Un vero e proprio salasso, una mazzata pesantissima per una popolazione costituita in gran parte da pensionati e persone a basso reddito. A ciò si aggiunga la beffa. Gli atranesi, le cui abitazioni ‘salgono’ e ‘scendono’ dalla piazza fino sopra o sotto la collina, in direzione di Scala e di Ravello, e, conseguentemente, della relativa spiaggia, sono spesso costretti a percorrere centinaia di scalini andata e ritorno, in fasce orarie assai scomode, per depositare i salatissimi sacchetti nell’apposito contenitore collocato nei pressi della spiaggia. Un vero e proprio tormento per tutti, soprattutto per gli anziani o per le persone con problemi di salute. La buona volontà dell’amministrazione va in soccorso degli oltre sessantacinquenni, raccogliendo a domicilio la loro spazzatura. Ma non basta. Molte case sono abitate da una o massimo due persone, che ‘beneficiano’ del servizio una o al massimo due volte la settimana. A questi abitanti il deposito di un sacchetto di spazzatura (l’equivalente consumato in una settimana) costa venti euro per volta nel corso dell’anno. Una cosa pazzesca. Altro che ICI! I comuni si difendono in base alla teoria del rientro del denaro necessario, in un modo o nell’altro. Come a dire. Visto che Berlusconi ha abolito la tassa dell’ICI, noi la recuperiamo di fatto per altre vie. Ingegnoso, non c’è che dire. Solo che, con questi presupposti, tutti possono governare. Basta prendere per i fondelli il popolo, le popolazioni che si ‘governano’ e il gioco è fatto. Come stavolta accade ad Atrani, a due passi da Amalfi, ‘contro’ i propri concittadini. L’opposizione sta dando battaglia e rende critica la posizione della maggioranza. Un imbarazzato silenzio è l’unica inadeguata risposta finora. Non è escluso che sindaco e giunta ci ripensino e riducano la tassa. Berlusconi non interverrà mai per un paesino come quello di Atrani. Ha ben altre cose a cui pensare. Però, se qualcuno avesse il potere di farlo raccontandogli la cosa, riterrebbe giusto il Cavaliere che un anziano percorra su e giù, di primo mattino, con o senza pioggia o sole o gelo, centinaia di scalini (che in costiera sono scaloni) per depositare un sacchetto di spazzatura? E, soprattutto, che qualche suo ‘delegato’ periferico metta, per suo conto indiretto, effettivamente le mani nelle tasche di gente modesta che vive di risicate pensioni, costringendola in più di un caso a pagare ogni volta venti euro di tassa per un sacchetto soltanto? Che, moltiplicati per cinquanta settimana, equivalgono a mille euro all’anno? E se pure una famiglia deposita il suo sacchetto quotidiano di ‘monnezza’, è giusto vedersi caricare il proprio budget familiare di un aumento del 100%? A chi vanno realmente quei soldi che il comune legittimamente versa per un servizio la cui gestione vale, ormai, più  dell’oro?