Giornate irpine d’ implantologia

 Aldo Bianchini

“Come contenere i costi salvaguardando la qualità”, è stato questo il filo conduttore delle VII° giornate irpine di implantologia “Memorial Roberto Cornelini” , convegno medico che si è tenuto nell’ Hotel de la Ville di Avellino nei giorni 26 e 27 marzo 2010. La due giorni di studio e di approfondimento si è aperta venerdì 26 marzo, alle ore 9.00, con l’introduzione del prof. Luigi Guida (responsabile del servizio di implantologia della II Università degli studi di Napoli) che si è intrattenuto a lungo proprio sul titolo del convegno ed ha evidenziato come, oggi, sia comunque possibile contenere i costi e salvaguardare la qualità. “Tutto dipende –ha detto Guida- dal senso di responsabilità e dal tasso di professionalità dei singoli medici odontoiatri che dovrebbero innanzitutto guardare all’aspetto qualitativo della loro professione prima ancora di guardare ai facili guadagni che spesso vanno a discapito della professionalità e della qualità”. Giornalisticamente ci permettiamo di commentare che l’assunto del prof. Luigi Guida rispecchia esattamente la situazione di degrado in cui è letteralmente finita una professione che dovrebbe rispondere in pieno al “giuramento di Ippocrate” in quanto i risultati positivi o negativi della stessa si riflettono direttamente non solo sul fisico ma anche sulla psiche dei pazienti, perché l’aspetto e l’immagine direttamente connesse alle terapie odontoiatriche dipendono massimamente dagli esiti pratici delle cure odontoiatriche e dentistiche. Ed in questo il prof. Guida, con tutto il suo staff, dà quotidiano esempio nella conduzione del servizio di implantologia della II Università degli Studi di Napoli (il cosiddetto vecchio policlinico).  Subito dopo il prof. Eugenio Romeo (professore associato confermato di malattie odontostomatologiche presso l’università degli studi di Milano) ha parlato della riabilitazione impianto-protesica soffermandosi sui progressi degli ultimi dieci anni attraverso materiali, tecniche e costi. Il prof. Romeo non l’ha detto ma ha chiaramente lasciato intuire un controsenso dovuto al fatto che in presenza di una sterminata clientela-utenza non corrisponde una abbassamento dei costi, così come avviene in qualsiasi altro settore della vita economica. Il  dr. Andrea Edoardo Bianchi (presidente eletto e socio attivo della società italiana di chirurgia orale e titolare dell’insegnamento di parodontologia Cld presso l’università vita-salute S. Raffaele di Milano) ha intrattenuto la platea in merito a “La overdenture su impianti: trattamento obsoleto o attuale?”. E’ stata poi la volta del prof. Luca Francetti (presidente eletto della società italiana di parodontologia e socio attivo dell’ European QAccademy of Osseintegration, nonché riformatore presso l’Università di Milano) ha esposto la semplificazione del piano di trattamento nella riabilitazione dei mascellari totalmente edentuli. A conclusione della prima giornata, infine, il  dr. Ezio Bruna (già collaboratore del prof. Eigild Moller alla Royal Dental School di Copenaghen) ha illustrato il carico immediato e la semplificazione dei protocolli operativi. Sabato 27 marzo, in apertura, hanno portato i saluti Andrea Favati (pres. ANDI Avellino), Luigi Picariello (pres. AIO Avellino), Antonio D’Avanzo (pres. OMCeO Avellino), Salvatore Rampulla (pres. Naz. AIO) e Gregorio Laino (pres. CLSOPD della S.U.N.). Il  dr. Nicola Perrini (membro fondatore e past president della società italiana di endodonzia –Sie- e dell’accademia italiana di endodonzia –Aie-) ha parlato su <la scelta terapeutica: endodonzia o implantologia?>. Il prof. Aslan Gokbuget (primario presso la University of Dicle Dental School dal 1982) per il ruolo dell’implantologia computer-assistita. Ha chiuso gli interventi il prof. Ugo Covani (ordinario di malattie odontostomatologiche dell’università di Pisa) per gli impianti post-estrattivi immediati: dal singolo elemento all’intera arcata. Il convegno si è concluso con un’ampia discussione e la consegna della documentazione ECM.