Nascere in Australia!

di Rita Occidente Lupo

Tra terre vergini e canguri. Bellezze paesaggistiche e tranquillità. Il nuovissimo continente, fa incetta di nascite. Sesto paese del mondo per estensione, ricco di fossili, costituisce il forziere di tesori ancora da scoprire. Le ondate migratorie, hanno alterato la geografia demografica e non accennano a scemare. Insieme alla natalità, che non registra il tasso 0. Infatti, nell’ultimo mezzo secolo, nel Continente felice, oltre 300.000 bebè. La  notizia fa sorridere i tanti occhi a mandorla o gli stessi europei, che ripongono fiocchi rosa e celesti con molto savoir faire anche dalle vetrine prenatali.  Oltre alle condizioni climatiche, dall’altra parte del globo si respira un’aria diversa. Che non solo rinfranca per il tenore di vita, alieno dalla sofisticata industrializzazione, ma riconsegna all’uomo una dimensione naturalistica. Lontani gli echi stridenti di megalopoli affogate di smog, di capitali in lotta convulsa con traffico e strombazzanti veicoli. In Australia sembra che sia predominante il paesaggio, la natura che, anche se entropicamente calcata in degli aspetti, ancora rimanda un idilliaco rapporto felix con l’uomo.  E quest’eden, non si nega ad alcuno!

 

15 pensieri su “Nascere in Australia!

  1. Tra colori oro e rossi. tra canguri che saltellano e giocano, tra la natura…..etc etc. Che girnalismo profondo….. ! ciao.

    costantino.

  2. Non sono assolutamente d’accordo col “signor costantino”, perchè lo scopo primo di un giornalista è quello di riportare deontologicamente le notizie, non LE NOTIZIE che ciascuno di noi vorrebbe leggere, altrimenti si cadrebbe nel fazioso, nel grottesco e nel qualunquismo, soprattutto si cadrebbe nel giornalismo “ad personam”. Cosa che, credo, un lettore attento come dimostra essere il “signor costantino” non apprezzerebbe di certo, lui che cita l’aulico concetto di “girnalismo profondo”. Ben vengano piccoli frammenti di paradisi lontani, lontani dallo squallore morale in cui siamo tutti i giorni immersi sino al collo.Grazie alla Direttrice per questa sua ennesima prova di eclettismo intellettuale, dote rara e preziosa che, nell’evidenza dei fatti, logora chi non la possiede. Con la stima di sempre.
    Giovanna Rezzoagli

  3. Signora Giovnna, la ringrazio per l’attenzione che ha voluto dedicarmi permettndo alla direttrice di pubblicare un mio piccolo appunto sfuggito dalla censura che oper nei miei confronti. Mi spiace però notare che non ha colto il contenuto reale del mio messaggio, vuoi perchè non mi sarò espresso bene o vuoi perchè desiderava “incensare” la direttrice. Direttrice che io stimo e ammiro e che mi “diverto” a pungolare per spingerla a mettere ancora più in luce le sue doti di libertà e graffio letterario. Sottrae sicruramente involontariamente lustro a queste sue qualità uando riconosce l’eclettismo intellettuale negli editoriali che pubblica. Io direi che dona quella leggerezza ncessaria ad un guiornale già così pregnante di profondità. Si può essere in sintonia o meno come lo scrivente, ma francamente parlare di eclettismo mi sembra esagerato. Invitiamo, ed è il mio unico fine, la direttrice ad essere più provocatoria e libera, ancora più di uanto lo è già. Questo proprio per evitare l faziosità che lei ha citato a sproposito. cordiali saluti.

    costantino.

  4. Sfuggente “signor costantino”, forse anche a lei è sfuggito qualcosa del mio commento: io non mi sono mai rivolta a lei in quanto persona, con tutto il rispetto non so chi ella sia poichè omette di identificarsi.Mi sono “permessa”, questo si, di sfruttare il suo commento per esprimere personalissime opinioni, non certo per prestarle la mia attenzione, non dubitando che potrà auspicare ad attenzioni di livello ben più elevato di quelle che posso offrire io. Per quanto riguarda eventuali fraintendimenti, tutto è possibile in questo vasto mondo. Tuttavia ci tengo a sottolineare che non è mio costume nè incensare il mio prossimo, non avvertendone la necessità, nè denigrare nessuno, non avvertendone la necessità. Buon per lei che sembra godere di una dose di autostima tanto elevata, mi auguro ben dimensionata, da permettersi di divertirsi a pungolare il suo prossimo. Peccato l’anonimato, sarebbe interessante sapere da chi dovrei prendere lezioni sul “parlare a proposito”. Ad maiora.
    Giovanna rezzoagli

  5. Fa sempre piacere leggere descrizioni riguardanti zone della Terra ancora in fase di scoprimento come quelle dell’Australia.Amo queste letture perchè mi fanno estasiare e sognare ad occhi aperti.La nostra dottoressa Rita Occidente Lupo ce ne dà spesso l’opportunità e la ringrazio di cuore.
    Ma mi avrebbe fatto altrettanto piacere se il Dr. Costantino avesse esteso il suo pensiero in maniera più articolato. Le sue poche parole con quei puntini sospesi non ho ben capito il pensiero che , come annuisco, avrebbe potuto essere anche molto interessante per l’uso del dibbattito.Tutti abbiamo diritto di esprimere le nostre opinioni così com’è giusto che sia . Anche il giornalismo ha bisogno di divagare in argomenti che magari non sono d’importanza vitale per alcuni, ma sono di vitale importanza per chi è interessato ad esse . Per tale motivo aggiungo: Benvengano articoli del genere che fanno sognare.

  6. Lei, signor “Costantino”, mi ricorda quel chitarrista dilettante che a uno degli ultimi concerti di Andrés Segovia a Genova, mi eccepiva un accordo privo di una nota nella Pavana 1 di Luys Milan. Superfluo fargli osservare che un pezzo per liuto può avere diverse trascrizioni. Ma … (uso del correttore ortografico a parte) perché da “anonimo criticone” non si converte in “giornalista costruttivo”? In un giornale così libero (mi creda …), c’è proprio posto per tutti e ci piacerebbe leggere qualcosa di suo … Che dice?

  7. Gentilissimi Giovanni e Salvatore, mi divertono molto i vostri commenti, offrono infatti molti spunti di ilarità e oggi sorridere fa davvero bene. Infondo siete espressione della “leggerezza” contemporanea o del desiderio di essa. Tipico infatti è il modus agendi di Giovanna che accusa di pugnalate mentre estrae il gladio nella sua mano dopo aver inferto il colpo. Ancora più divertente il paragone col chitarrista dilettante di Salvatore. Quanto amerei essere ancora un dilettante, corrisponderebbe infatti ad un’età verde che ormai non mi appartiene più. Salvatore, hai letto di me e anche molto sempre che abbia tempo da dedicare a testate fatte di carta e di respiro nazionale. Forse ci conosceremo, infatti quando dovessi avere la fortuna di scendere dalle brume del nord al sole della campania felix uno dei miei desideri e conoscere la Direttrice che tanto seguito di lettori è riuscita ad avere. L’unica mia colpa è quella di avervi disturbato per uno studio che ho condotto sui giornali on line. E siete tutti stati preziosi. Grazie e addio da Costi. cordili saluti.

  8. Mi sono accorto di un errore nella terz’ultima riga del mio messaggio. Imperdonabile, ho mancato un accento sulla “è”. Chiedo venia. ancora saluti.

  9. Effimero “costantino”, lieta di aver divertito, ma temo che, se fosse vero, suonerebbe alquanto sadico da parte mia. Scopro con stupore di avere un “modus agendi” (modus operandi è più corretto)e di agire in modo doppio. Sarei forse io ad avere un’identità nascosta? Sarei forse io ad agire in modo subdolo insinuando e poi smentendo? Gentile “costantino”, basta trucchi, io non scherzo affatto quando parlo con lei, non scrivo in modo affrettato, non ho nulla da nascondere. Però vorrei capire, parla di averci disturbato. In cosa, come? e poi perchè usa il plurale?Perchè unisce il mio commento a quello del Professor Ganci? Forse ci conosciamo? Di sicuro lei non conosce me, io non scherzo mai e rido molto poco. Non penso che sia l’ultima volta che ci scambieremo opinioni, anche se, la prossima volta, lei saprà chi sono io, io potrò tirare ad indovinare e le assicuro che saprò riconoscerla. Costi quel che Costi

  10. Ricevo dalla mia amica Maria Letizia Liberatore, medico italiana,ora residente a Perth (Australia), notizie sull’Australia e sugli australiani; mi sembra opportuno inserirle come commento/testimonianze all’articolo.
    “Carissimo amico, che gli Australiani siano strani e’ vero perche’ non sono snob come spesso siamo noi, si godono la vita come possono. Vestono e vanno scalzi quando sono liberi cioe’ in vacanza. Di solito sono piuttosto formali quando vanno in ufficio. Tutti gli australiani ti prendono per quello che sei e non per quello che loro vorrebbero che tu fossi. Il bello e’ che in Italia ti devi adattare alla societa’, qui la societa’ si adatta a te e ti prende come sei. Puoi girare con il vaso da notte in testa e nessuno ci fa caso. In ogni modo da un pugno di galeotti e di carcerieri ne hanno fatto una nazione da ammirare. Gli aborigeni poveretti o vivevano nelle riserve o erano abbrutiti dall’ alcool. Alcool che hanno conosciuto con la venuta dei bianchi. Loro non conoscevano la proprieta’ privata, stanno, però, ricreandosi una loro identita’ e pare che ci stiano riuscendo. In Australia vantiamo varie specie di coccodrilli, ma noi semplifichiamo con quelli a muso lungo( quelli d’acqua dolce) e quelli potenti con mascelle poderose e sono quelli marini. Con quelli a muso lungo cioe’ che non possono afferrare fortemenete, spesso i bambini ci giocano. Se uno ti afferra ti fa un brutto morso, ma tutto qui.
    Realmente abbiamo una serie di insetti pericolosi, ma spesso riusciamo a conviverci. Nel mio giardino vi sono vari “red back” il cui morso puo’ essere mortale, ma mi limito a non volerli in casa. Le piante che secernano veleni non ci sono. Esistono delle bacche velenose, come in Italia, che non si debbono mangiare. I roditori di dimensioni canine si chiamano quocca. Vivono quasi esclusivamente a Rottnest Island, cioe’ qui in W.A (Australia occidentale) Sono deliziosi e aspettano sempre che tu dia loro un pezzetto di pane. Ho cercato di prenderne uno in tenda con me,ma ha preferito rimanere con la sua compagna. Di serpenti si’ ce ne sono una quantità indescrvibile e sono tutti velenosi. Nel “bush” camminiamo battendo i piedi perché cosi’ se ne scappano. Di canguri ve ne sono varie specie ed alcuni sono giganti. Personalmente ho ricevuto un pugno nei glutei una volta che mi ero molto allontanata dalla strada; tutto qui. D’altronde aveva ragione lui (il canguro); Senza volerlo mi stavo avvicinando al posto dove viveva la sua compagna con il jolly( il piccolo canguro) nel marsupio.
    Un abbraccio all’Italia ed al mio carissimo amico Giulio Caso
    Marialetizia Liberatore

  11. Signora Giovanna, non si dia tante pene per confermare quanto affermo su di lei. E’ già evidente. L’aspetto. in bocca al lupo. costantino.

  12. CarissimaSignoa Giovanna, mi crede così sprovveduto da non aver già cliccato sul suo nome ed arrivato al sito che mi ha indicato? Ne sono rimasto stupito! Devo dire che mi ha sorpreso, complimenti. Mai infatti avrei immaginato che una donna astiosa e poco disponibile al confronto si interessasse di counseling. Auguro a lei e ancor più a uelli che fruiscono della sua professionalità un caloroso in bocca al lupo. Ora però dirle con amarezza che mi ha trascinato in uno scadente botta e risposta. E’ un suo successo! Mi scuso con chi ci legge, non succederà più. Finito lo studio torno al mio lavoro. Ottime cose.

    Costantino.

  13. “Signor costantino”, lei mi ha visto astiosa e poco disponibile al confronto, in realtà non può sapere come io sia se non, forse, leggendo i miei scritti. Ora conosce la mia professione,io non mi interesso genericamente di counseling, io sono counselor iscritta alla FAIP. La ringrazio per gli auguri, sempre graditi se sinceri.La invito nuovamente a visitare il sito, e se lo desidera, a contribuire. Un counselor accetta tutti, senza condizioni, senza giudizio, con rispetto. Io sono una persona rispettosa,se offro di me stessa una visione diversa in genere ho i miei motivi. Ma sono una persona schietta e franca, nonostante ciò che potrà pensare di me, la lealtà per me è un valore pregnante, così come l’assumermi sempre le mie responsabilità, con nome e cognome. Buona notte, e se vuole, a presto.
    Giovanna Rezzoagli

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