Baronissi: mostra di disegni e maquettes di Angelo Casciello

Sabato 6 febbraio 2010, alle ore 18,30, nel Salone delle Conferenze del Fondo Regionale d’Arte Contemporanea di Baronissi, sarà presentata al pubblico la mostra di disegni e maquettes di Angelo Casciello, tra i principali interpreti dell’arte contemporanea italiana. Sulle pareti della Galleria dei Frati, sessanta disegni, scelti dal curatore Massimo Bignardi, tracceranno i passaggi di un’esperienza dell’artista poco noto, segnando i tempi che dal 1979, data della sua prima person stesso, un avvio di quella metamorfosi che condurrà al segno plastico: dieci piccole sculture, esposte per la prima volta, espressioni di una creatività che ha fatto propria la vitalità del bacino archetipico mediterraneo.“Questa mostra – rileva Giovanni Moscatiello sindaco di Baronissi – seguirà l’inaugurazione della Stazione di Mugnano della Metropolitana di Napoli, certamente una delle opere del maestro Casciello che maggiormente testimonia la sua capacità di porsi come identità di una cultura artistica che guarda al proprio tempo, alle grandi masse delle città. Aver scelto di indagare gli aspetti del disegno è stato, ancora una volta, il voler rimarcare il carattere di ricerca che da sempre ha contraddistinto l’attività dal Frac”.Tra le principali opere esposte si segnalano un gruppo di disegni acquerellati che l’artista ha realizzato, tra la fine degli anni Settanta e i primi degli Ottanta, quale omaggio alla terra, al suo essere spazio e luogo dei segni dell’esistenza, del duro lavoro dei braccianti e, al tempo stesso, alla sua generosità di madre che accoglie la vitalità del seme, pronta a rigenerarsi. Un segno che, nei lavori della metà del decennio Ottanta – in mostra i primi studi delle opere esposte alla Quadriennale di Roma e alla Biennale di Venezia del 1986 –, cederà ad un dettato più essenziale, ad una sorta di sintesi che insiste su una linea funzionale.Il quotidiano esercizio del disegno accompagna da sempre, sin dalle prime prove giovanili, l’esperienza di Casciello: pratica intesa come attraversamento di un’immaginazione fertile, disposta a cogliere le suggestioni, le pulsanti atmosfere del nostro quotidiano. Esercizio che ha tradotto anche in dimensioni ambientali, senza cedere alla tentazione di trasportare in scala monumentale, autoreferenziale, il proprio segno, anzi tessendo una fitta trama narrativa che si pone nello spazio, nell’architettura, così come è stato per l’intervento dal titolo Apparizioni regali, realizzato alla Reggia di Caserta tra l’estate e l’autunno del 2007 .Angelo – scrive Bignardi in merito a questa esperienza – ha lavorato nelle sale della Reggia, anche nelle tarde ore del pomeriggio, quando le architetture, le cose e gli oggetti allungano la loro sagoma di ombra sulla terra e il giorno si fa preannuncio alla sera; ha disegnato solo con il nero, con le ombre che esso lascia come ‘bave’, tracce che raccontano di una sofferta attesa, di qualcosa che, per giorni, ha velato di ansia e trepidazione la sua capacità d’impaginare il futuro. Ha saputo narrare la sua fragile condizione di fronte alla paura che è propria di chi attende con il fiato sospeso; l’ha saputa elevare, con leggerezza a condizione dello spirito, rinunziando alla gravità terrena del dolore. Questo grande segno, questo specchio lucido nel quale è possibile scoprire ogni attimo del suo evolversi come racconto è posto in dialogo con tre piccole sculture che Casciello ha voluto inserire nel breve tracciato che raccorda tra loro le tre sale: sono corpi che scandiscono lo spazio posti come figure che interloquiscono con la superficie, oggettualizzandone i segni, imprimendo ad essi la cifra di evidenze immaginative”. È la stessa scelta fatta per l’impaginazione dell’allestimento nella Galleria dei Frati e negli spazi adiacenti, ponendo le maquettes di alcune sculture, fondamentali nell’esperienza dell’artista: pause di sculture, dove il segno si fa evidenza plastica, ancora trattenuta nella dolcezza poetica di materiali minimi, la carta, il fil di ferro, l’argilla essiccata, il legno di stuzzicadenti, insomma un repertorio suggerito dall’improvvisazione.In occasione della mostra sarà pubblicato, dalle edizioni Plectica, il volume Angelo Casciello. Le giornate disegnate, con un lungo ed articolato saggio di Massimo Bignardi dedicato al disegno e alla scultura, accompagnato da un apparato biografico e bibliografico curato da Valentina Landi e Stefania Santoro e da un ampio repertorio di disegni.