Salernitana: a Parma un buon pareggio per sperare

 

 

Maurizio Grillo

Un punto che vale oro, potrebbe essere questo il titolo per fotografare lo 0 a 0 tra Parma e Salernitana, al termine di una gara combattuta con tenacia ed autorevolezza da Soligo e compagni.Mister Brini, ancora una volta, ha mandato in campo i giocatori più in forma, senza guardare ai curricula, né ai nomi, cosi i vari Di Napoli e Pestrin si sono dovuti accontentare di guardare i loro compagni dalla panchina, per poi dare il loro notevole contributo quando sono stati chiamati in causa. Una Salernitana volitiva, magari anche un po’ fortunata sui doppi legni colpiti dagli emiliani, che ha saputo interpretare alla grande il compito della squadra che deve salvarsi, senza, per questo, disdegnare di proporsi prepotentemente in avanti alla ricerca del gol risolutore, insomma nessun timore reverenziale nei confronti della seconda forza del campionato cadetto. Il trainer granata ha dato fiducia sin dall’inizio a Merino e lo scattante peruviano lo ha ripagato con un prova discreta, magari non esaltante come contro l’Albinoleffe, ma comunque efficace sia nell’impostazione del gioco, che nel possesso palla, insomma un calciatore che sicuramente fino alla fine della stagione sarà determinante per centrare l’obiettivo della salvezza. Fiducia piena anche per Tricarico e Ciaramitaro, se il primo ha saputo, ancora una volta, essere determinante in fase di interdizione e di rottura del gioco avversario, l’ex palermitano, invece, ha disputato una gara al di sotto delle sue reali potenzialità, anche se ha dimostrato di essere sulla strada giusta e ben ha fatto Brini a recuperarlo nel modo più logico, vale a dire farlo giocare. Note positive sono venute anche da Scarpa e Ganci, due autentici stantuffi sulle fasce, ma anche difensori ed attaccanti a secondo delle necessità della squadra, due calciatori completamente recuperati che saranno tra i protagonisti della rinascita granata. Dulcis in fundo Fava, l’ex calciatore dell’Udinese sta ritornando ad essere il grande gladiatore dell’area di rigore che tutti hanno imparato a conoscere, gli infortuni fanno parte del passato, l’attaccante intende recuperare il tempo perduto e promette di essere determinante in questi ultimi 450 minuti. Discorso a parte per Re Artù, l’attaccante di Rozzano non attraversa un buon momento di forma e lui ne è perfettamente consapevole, ma con grande umiltà ed attaccamento alla casacca granata ha accettato di buon grado la panchina, anzi quando è entrato si è dato subito da fare per dare una mano alla squadra, ma la classe non è acqua e Di Napoli saprà fare la differenza in questo rush finale, come dire il leone è ferito ma non è morto. Neanche il tempo di godersi questo prezioso pareggio che già si pensa alla gara di sabato all’Arechi contro il Livorno del super bomber Tavano, ancora 90 minuti di grande sacrificio, l’avversario è di quelli tosti ma fino alla fine sarà sempre così, ecco perché la Salernitana dovrà disputare cinque finali e gli amaranto vanno rispettati ma non temuti, occorrono i tre punti e non c’è avversario che tenga. Parma docet!!!