Salerno: Cisl, Vertenza Sanità, mobilitazione regionale contro giunta Caldoro

Migliaia di lavoratori, pensionati, disoccupati, cassintegrati partiranno da Salerno, Battipaglia, Nocera Inferiore, Montesano Scalo, Aquara, Fisciano, Pagani, Vallo della Lucania, Agropoli e Sarno per prendere parte, sabato mattina, alla manifestazione regionale, che culminerà in via Santa Lucia a Napoli, indetta dalla Cisl Campania sui temi di sanità e sviluppo. Il sindacato, guidato a livello regionale da Lina Lucci, dinnanzi allo scenario di grave crisi economica della Campania, ulteriormente aggravato dal livello di indebitamento della Regione, come delle altre Amministrazioni locali, stigmatizza la preoccupante distrazione e, in taluni casi, l’inaccettabile latitanza e deresponsabilizzazione della politica e di molti livelli istituzionali. La mobilitazione napoletana ha come obiettivo, quindi, quello di portare all’attenzione di tutti i temi dello sviluppo economico e della sanità e di sollecitare la Giunta Caldoro ad un cambio di marcia rispetto alla crisi strutturale del sistema produttivo e dei servizi. “La Cisl Campania ha accompagnato la Regione nella politica del rigore con grande senso di responsabilità, ora non è più rinviabile un luogo di confronto in cui si valutino gli effetti dei tagli, la qualità dei servizi, gli interventi necessari”, ha affermato il segretario generale del sindacato regionale, Lina Lucci. “Chiediamo”, ha aggiunto la Lucci, “un tavolo con le Asl e le Aziende Ospedaliere e un sistema di verifica dei conti che superi un atteggiamento meramente ragionieristico per entrare nel merito della spesa ed eliminare i veri sprechi. Entro il 30 maggio la Regione deve indicare come intende impiegare un miliardo e 375 milioni di fondi europei e la discussione è ancora ferma al palo”. Sulla stessa lunghezza d&rsquo ;onda anche Giovanni Giudice, segretario generale della Cisl salernitana: “Una vera riforma del sistema sanitario della Campania necessita, oltre che di interventi di riordino e razionalizzazione strutturale, di una ridistribuzione delle risorse, da parte del Governo centrale, secondo principi di equità in rapporto ai veri fabbisogni di assistenza. Ma i criteri fin qui adottati per il riparto delle risorse del Fondo Sanitario Nazionale, unicamente basati sul rapporto popolazione/età anagrafica, hanno penalizzato i cittadini della Campania e della provincia di Salerno. Per questo come Cisl chiediamo la modifica dei criteri di riparto, prevedendo anche parametri sugli indici di povertà, contesto ambientale, indici epidemiologici e di patologie gravi strettamente legati al contesto socio-territoriale”.