Quale scandalo?

di Rita Occidente Lupo

Ancora capaci di stupirci? Ormai anestetizzati dal troppo, dagli scandali che oggi vengono rivalutati e quasi eletti a simbol d’un saper vivere, non riusciamo più a cogliere il troppo che storpia. Quello, cioè, che spesso è stato scartato dalla saggezza degli anziani, per poter esser fuoriviante. In un Paese in cui la babele del gossip regna sovrana, in cui le escort alla riscossa dettano le sorti di quanti attendono la befana dei livelli occupazionali, la sanatoria alle precarie condizioni dei lavoratori, la sicurezza per un futuro neanche più da emigrante! Un presidente del consiglio…vessato non dalle rughe stiracchiate di troppo, ma dalla cortina della sua stessa corte d’Arcore! Nessuno riesce più a distinguere il lecito, dall’immorale, giacchè oggi i parametri per dettare l’agire umano, spicconati, peggio del muro di Berlino. L’urlo lacerante di Munch, per gridare un basta al caos, alla depravazione, alle unioni promiscue, con tanto di prole non secondo il diritto naturale, andrebbe amplificato anche tra coloro che non riescono a distinguere più come andare. Nè dove andare! Quali valori, parola ormai accessoriale d’una serie di locuzioni, che traducono solo il tornaconto, da trasmettere alle generazioni, non si sa! Un senso di smarrimento identitario, nel momento in cui in Argentina il matrimonio, sancito anche omo. Ed i trans, arrogano pretese per le Forze Armate. Un Berlusconi che riesce ancora a reggere l’onda della normalità, a rispolverare il suo sex appeal mascolino, a qualunque età, forse gratifica quella buona fetta italiana, che tutto sommato vede ancora la normalità sessuale, nella dimensione etero. In barba ai trans di Marrazzo, le escort di Berlusconi, vincenti, più della antiche etere prezzolate!

Un pensiero su “Quale scandalo?

  1. e meno male! …mi riferisco all’ultima frase dell’articolo. I festini del premier, se confermati, rappresentano la degenerazione e la mercificazione dell’istinto primordiale del genere umano, istinto che è nella natura stessa dell’uomo.
    Ciò nondimeno, tra l’Argentina che legalizza il matrimonio gay e i trans di Marrazzo da una parte e l’Italia decadente di Berlusconi dall’altra, il male minore è la seconda.
    In realtà, più che scegliere tra due o più mali, bisognerebbe ricordarsi che esiste un’altra via,che sul piano individuale è quella dell’onestà morale e intellettuale, della tolleranza, della solidarietà e dei buoni sentimenti e sul piano sociale e politico è quella della responsabilità, della moralizzazione (in tutti i sensi) della vita pubblica e del buon governo.
    Riuscirà questo Paese a ritrovare la via della rinascita?

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