Parole Africane: Safi (pulito, trasparente)

Padre Oliviero Ferro

“Unipatie, maji safi”(dammi dell’acqua pulita). E’ la richiesta che fa il papà alla figlia più grande, quando rientra dal lavoro. L’aveva presa alla fontana e ora la versava per dissetare suo padre. Il contrario è “mchafu”(sporco, torbido). Come le cose, anche le persone possono essere una delle due cose. Lavorando in Africa, ho incontrato tante persone “safi”(trasparenti, semplici), che non avevano niente da nascondere. Certo ce ne erano anche altre di tipo diverso. L’incontro con ciascuno di loro mi ha fatto bene. E me lo facevano capire che anche loro avevano piacere che anch’io lo fossi, che non nascondessi (“kuficha”) qualcosa. Allora sarebbe stato più facile lavorare insieme. E’ come quando ci si saluta. Le due mani: la sinistra sulla destra, verso la persona. Niente è nascosto dietro la schiena. Si è “safi”(puliti), se si lascia entrare in noi l’amore di Dio.