Ritratti Africani: la sfilata per la festa nazionale e della gioventù

Padre Oliviero Ferro

Ogni anno, in Camerun, nel mese di febbraio e in quello di maggio, c’è la sfilata per la festa. In febbraio è la festa della gioventù e in maggio quella nazionale. E’ preceduta da un messaggio del presidente della repubblica (ogni anno è il medesimo, con le stesse parole. Insomma conosciamo a memoria quello che va dire). Ci sono attività. Tutti sono mobilitati. Prima di tutto il partito al potere. Poi le scuole, le associazioni, i partiti, le fabbriche, i gruppi sportivi e musicali. Insomma,come si dice, tutte le forze vive della nazione. Si riempiono di bandiere tutte le strade principali della città. Grandi manifesti con il presidente e il suo messaggio spuntano dappertutto. Si puliscono le strade (almeno una volta all’anno). Nella grande piazza si preparano le tende sotto cui si accomoderanno gli ospiti importanti. Fin dal mattino presto, le scuole, i gruppi e tutti gli altri che sfileranno, si preparano sotto il sole. Poi, dopo l’arrivo del Governatore della Regione, si ascolta il messaggio registrato del Presidente. Noi siamo lontani, quindi lo intuiamo soltanto. La fanfara dell’esercito e di una scuola cominciano a suonare. E la sfilata è aperta dai militari, sia a piedi che motorizzati. Dietro a loro gli scout, le scuole, i gruppi, i partiti politici e alla fine la “protezione civile”(la croce rossa). La sfilata dura diverse ore. E’ interessante, anche per me che l’ha fatta diverse volte insieme al gruppo scout (unico bianco). La gente si meraviglia, applaude chi passa. Ci sono i militari che cercano di tenere l’ordine in modo abbastanza energico. I loro cinturoni sono un’arma dissuasiva. Ma è anche un giorno di festa. Dopo la sfilata, i Vip vanno al pranzo e tutti gli altri sciamano nelle bancarelle dei dintorni, per mangiare, acquistare e scambiarsi le impressioni. E’ un momento di festa che, per un momento, fa dimenticare i problemi. Ci si sente parte di un’unica nazione e questa forse è la cosa più bella.