Giornata contro la violenza femminile: no a pregiudizi!

di Rita Occidente Lupo

Donne  nel mirino non solo l’8 marzo: nella loro dignità e nella loro sessualità violata. Tra cuoricini e mimose, il mese della primavera rimanda le stime delle violenze che il gentil sesso vive in Paesi martoriati dalla segregazione e dalla schiavitù femminile. Ma quest’anno, la Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne, un’occasione ulteriore per approfondire mutilazioni e sfregi che le donne subiscono: 120 milioni nel mondo, 500.000 in Europa, 38.000 in Italia le stuprate nella propria intimità. Ma ancora circa 3 milioni di bambine (1000 solo in Italia) rischiano di subire mutilazioni, secondo un’antica pratica tribale. Aidos (associazione italiana donne per lo sviluppo) e Amnesty Italia da Palazzo Chigi, all’unisono, sotto il placet del ministro Mara Carfagna e della vicepresidente del Senato Emma Bonino, in una giornata che ha tenuto alto il dibattito: obiettivo, raccogliere 8.000 firme al giorno, per  le bambine che in media rischiano quotidianamente dì essere vittime di questa pratica tradizionale, ormai consolidata in 28 Paesi dell’Africa sub-sahariana e del Medio Oriente. Aidos e Amnesty hanno chiesto che le vittime di Mgf possano ottenere il diritto di asilo e che la legge a riguardo sia rifinanziata. Attualmente su 29 Paesi dove si praticano le Mgf, 19 hanno ottenuto una legge nazionale d’ interdizione. Un Piano nazionale contro la violenza sulle donne sarà finanziato con 20 milioni €, per il nostro Paese, conforta notevolmente nel nostro Paese. Intanto, lotta serrata a pregiudizi e steccati maschilisti, nell’agenda sociale.