Salerno: Provincia, vecchi e nuovi maestri

Aldo Bianchini

Ad un certo punto dei lavori del Consiglio provinciale in tanti, con sguardi attoniti anche tra il pubblico, si sono chiesti se per puro caso si fosse alla chetichella costituito il “gruppo FLI” all’interno dell’assise. Tra l’ironico ed il faceto qualcuno ha risposto ovviamente che no e che si trattava semplicemente del consigliere provinciale UdC Pasquale  Mauri che con l’alzata del braccio destro votava a favore mentre con quello sinistro chiedeva di intervenire in maniera critica ed anche forte su ogni provvedimento da approvare. Tanto che ad un certo punto si è arrivati al duro scontro verbale tra lo stesso consigliere e il presidente dell’assemblea Fernando Zara che ha chiesto a gran voce a Mauri se stesse mettendo in atto una strategia per delegittimare la sua persona e la sua carica di presidente. Fortunatamente a mitigare i toni, proprio quando Mauri ha gridato ai quattro venti di dimettersi dalla carica di presidente della II Commissione, è intervenuto il consigliere Antonio Anastasio meglio noto come il “boxer” della precedente amministrazione quando sferrò un cazzotto sul naso di Tommaso Amabile. Strano a credersi ma Anastasio, senza minacce e senza toni alterati, è riuscito a placare l’ira politica di Mauri che, in verità, era già stato stoppato poco prima dal segretario generale Giovanni Moscatiello. Sulla materia del contendere, debiti fuori bilancio, sono intervenuti un po’ tutti: vecchi e nuovi maestri. Per spiegare che il riconoscimento del debito fuori bilancio è formalmente un atto dovuto sempre che non sussistano motivati dubbi sulla loro regolarità, in tal caso vanno verificati tutti i passaggi amministrativi e, semmai, rilevati e sanzionati anche gli eventuali ritardi colposi o dolosi dei funzionari e dei dirigenti dell’apparato amministrativo. In questo Cirielli è stato categorico e pungente, come al solito, ed ha chiarito che ogni negligenza verrà severamente punita, fino al licenziamento. La cosa surreale della seduta del consiglio è stata determinata dal voto contrario dell’opposizione (PD) le cui amministrazioni precedenti hanno praticamente determinato tutto il debito pregresso ammontante a diversi milioni di euro, sul cui totale nulla è ancora certo. Anche Villani, da vecchio maestro, ha ammonito quelli nuovi invitandoli ad una maggiore cautela nell’esame dei dati di bilancio, soprattutto in relazione ai debiti di cui all’ordine del giorno. L’ombra del mancato parere dei revisori dei conti ha spiazzato un po’ tutti e, forse, in futuro sarà modificato il regolamento. Ma al di là di tutto questo, oggi in Consiglio Provinciale è uscita allo scoperto la nuova posizione dell’UdC che non da niente per scontato e probabilmente riesce a mantenere il presidente Cirielli in uno stato di perenne incertezza sui tempi e modi con cui dovrà affrontare il serio problema, perché di problema certamente si tratta. Quelli dell’UdC non rispondono a tutto tondo al Presidente questo, in definitiva, mette a dura prova il gruppo capeggiato da Salvatore Memoli e nel quale milita Angelo Villani. Per il resto tutto più o meno bene. Sono stati riconosciuti debiti fuori bilancio per circa cinque milioni di euro. Il Consiglio si è, però, impantanato su due debiti in particolare, quello di 309.000,00 € a favore della Ditta Mastrominico e quello di 71.000,00 € a favore di Leonardo Calabrese. Il dubbio sulla legittimità di questi due debiti fuori bilancio l’ha sollevato il neo consigliere Antonio Romano (già sindaco di Nocera Inferiore). Si tratta di due debiti derivanti da sentenze giudiziarie, sentenze che sarebbero state tenute “nascoste” nei cassetti per diversi anni da negligenti (si fa per dire!!) funzionari, tutto a vantaggio delle controparti che a seguito di nuovi decreti ingiuntivi e sentenze di secondo grado vedranno adesso riconoscersi importi probabilmente raddoppiati. E’ esplosa l’ira di Salvatore Memoli che ha chiesto, nell’ottica della trasparenza, di acquisire prove della colpevolezza dei funzionari per poi denunciare il tutto alla Procura della Repubblica. Poi la calma e l’approvazione, comunque con riserva, dei due casi particolari. In futuro si vedrà. Per intanto il Consiglio ha ratificato la nomina di Rocco Giuliano a presidente della 1^ commissione (bilancio) al posto di Fernando Zara che ha assunto il ruolo di presidente del consiglio.